La Juventus conclude il 2021 con tanti dubbi ma anche con tante certezze. Soprattutto queste ultime, sono le basi per costruire il futuro.
Tra la Juventus di Pirlo e quella di Allegri, sicuramente si è lontani anni luce da quella squadra schiacciasassi, capace di conquistare nove scudetti di fila. Nonostante ciò, con il primo si è raggiunto lo stesso il quarto posto in campionato e, con il livornese, ancora è tutto in discussione. Certo, dietro a tali risultati altalenanti, c’è sicuramente una programmazione di mercato non proprio eccellente ed una squadra che, con il passar degli anni, sente sempre più la necessità di svecchiarsi.
Nonostante ciò, il 2021 è stato un anno comunque importante per alcuni giocatori che, partita dopo partita, sono riusciti a dimostrare il proprio valore. Un lasso di tempo necessario che ha persona ad alcuni di loro di poter crescere, sia dal punto di vista tattico che di mentalità. In alcuni casi, di confermare la loro importanza all’interno della squadra.
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Juventus, i top 5 del 2021
Tra i giocatori che hanno fatto meglio nel 2021, ci sono sicuramente Cristiano Ronaldo, Chiesa, Cuadrado, Szczesny e De Ligt. Per quanto concerne il portoghese, l’aver segnato 29 gol nella passata stagione, gli ha permesso di confermare le proprie qualità di leader e di top player.
Discorso simile per l’ex Fiorentina che, dopo un inizio lento, è riuscito ad entrare nei meccanismi di gioco sia di Pirlo che di Allegri. Una crescita esponenziale che ha permesso al giovane esterno italiano di dimostrare tutte le sue qualità tecniche e tattiche. Per il colombiano invece va fatto un ragionamento diverso: da anni era sulla graticola e ci si domandava se potesse ricoprire un ruolo diverso dall’esterno d’attacco. Grazie a Pirlo, l’ex Chelsea è riuscito a dimostrare di poter essere utile anche da terzino.
Nel top cinque bianconera c’è anche De Ligt che è stato il giocatore che ha dato maggior sicurezza nel reparto difensivo dopo il primo anno sotto la gestione Sarri. Altrettanto bene ha fatto anche McKennie che, fin quando non ha accusato problemi fisici, ha fatto la differenza a centrocampo.