Loghi club, dagli animali alle lettere stilizzate: l’evoluzione degli stemmi

L’evoluzione sorprendente dei loghi delle squadre di calcio: com’è cambiato lo stemma della Juve, del Milan, dell’Inter e quelli dei club internazionali

Maglia della Juventus
Maglia della Juventus (LaPresse)

Lo stemma di una squadra di calcio, o di una qualsiasi società sportiva, è un biglietto da visita, una carta d’identità. E,’ o dovrebbe essere, la rappresentazione dei valori di un club. In Italia, c’è una vasta storia sull’araldica delle squadre. Agli albori, il giornalista e disegnatore Carlo Bergoglio fu un vero rivoluzionario. A fine anni ’20, Carlin associò ad ogni società un simbolo, in particolare un animale che rappresentasse le città o il club. Ancora oggi le sue raffigurazioni come la lupa della Roma o il biscione dell’Inter fanno parte del nostro immaginario collettivo riferito al calcio italiano.

Animali che sono stati utilizzati anche nei loghi dei club, i quali nel corso degli anni hanno subito notevoli cambiamenti. Basti pensare alla Juventus, inizialmente uno stemma ovale ora diventata una J stilizzata che rappresenta un brand vero e proprio e che racchiude valori specifici. Il mondo cambia, cambiano anche gli stemmi: vediamo l’evoluzione di alcuni scudi storici

Leggi anche >>> Atalanta-Roma, la maglia per Natale è un caso: la decisione del club stupisce

Cambiamento loghi, l’evoluzione in Serie A: così sono cambiati gli stemmi dei club

Lo stemma della Roma
Lo stemma della Roma (LaPresse)

Abbiamo ricordato sopra la Juventus, ma anche il Milan non scherza. Infatti, il primo logo della società rossonera era quadrato. Con il passare degli anni, è diventato ovale ma ha sempre conservato le due classiche metà: la parte a strisce rossonere e la croce rossa simbolo della città di Milano. Per quanto riguarda l’Inter, invece, ci sono stati diversi passaggi nel corso dei decenni. Per qualche anno è stato utilizzato all’interno dello scudetto anche il biscione. L’ultimo restyling del logo è fatto in chiave moderna, ma conserva fedelmente le iniziali della società.

La Roma, invece, ha sempre mantenuto la Lupa nel suo stemma. Dall’altra parte, anche la Lazio ha sempre conservato l’aquila. Chi invece ha cambiato totalmente dalle origini è il Napoli. Il primo stemma era raffigurato con il Cavallo, simbolo del Regno di Napoli. Successivamente, la N è diventata protagonista indiscussa del logo azzurro. Anche l’Atalanta ha visto un netto cambio dello stemma dagli albori a quello utilizzato nei giorni nostri. Solo dagli anni ’80 nell’emblema della società bergamasca è comparso il volto della Dea, mai più abbandonato.

Club stranieri, gli stemmi più famosi

Lo stemma del Bayern Monaco
Lo stemma del Bayern Monaco (LaPresse)

Tra le società di calcio più note, sono stati fatti molti restyling. Rispetto al primo stemma, il Bayern Monaco ha cambiato totalmente il suo logo. Prima era una bandiera azzurra e bianca, poi il suo colore principale è diventato il rosso, ma al centro dello scudetto tondo appaiono rombi azzurri e bianchi.

Anche lo stemma del Barcellona è totalmente diverso da quello originale. Inizialmente era un rombo che alternava al centro le strisce della bandiera catalana e la croce di San Giorgio, ancora oggi utilizzate in uno spicchio del logo. Chi invece non rinnega le proprie origini è il Manchester City, che solo di recente ha rinnovato il proprio emblema riprendendo però quello originale. O anche il Tottenham. Il club londinese è associato al gallo, fedelmente mantenuto nel corso dei decenni e sempre ricoprente un ruolo da protagonista.

Gestione cookie