Napoli, perché la mascotte è un asino? La storia del ciuccio napoletano

Perché il simbolo del Napoli è un asino? Qual è la storia della mascotte azzurra e come mai De Laurentiis vuole cambiarla.

Dries Mertens festeggia il gol (LaPresse)
Dries Mertens festeggia il gol (LaPresse)

Ogni club ha una mascotte. La Juventus ha la classica zebra, il Milan il famoso diavolo, la Roma la celebra lupa. E a Napoli c’è l’asino, o chiamato anche in dialetto o’ ciuccio. Il club ha adottato questo animale come simbolo solo nel corso degli anni.

Infatti, alla fondazione della squadra ad opera dell’imprenditore Giorgio Ascarelli, la mascotte degli azzurri non era affatto il simpatico asino. Animale insolito da associare ad un club. E in effetti, il simbolo del Napoli era tutt’altro. Scopriamo la storia dell’asino napoletano e qual era prima l’animale portafortuna della formazione partenopea.

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Napoli, da cavallo ad asino: la storia del simbolo

Il ciuccio napoletano
Il ciuccio napoletano allo stadio (Screenshot)

Prima dell’asino, il Napoli adottò come mascotte un cavallo. Ma non era affatto un cavallo qualsiasi, bensì si trattava del Persano, simbolo del Regno di Napoli. Non è un caso, infatti, che nei palazzi storici della città o in altre raffigurazioni sugli scudi, per rappresentare la città della Sirena Partenope si adottava proprio il cavallino rampante.

E così, anche il Napoli negli anni ’20 adottò come mascotte il quadrupede, ma durò ben poco. Infatti, inizialmente la squadra fu protagonista di numerose sconfitte e prestazioni deludenti. E così, nella città si diffuse la voce che più che un cavallo, il simbolo del Napoli doveva essere un asino. Addirittura, tra i tifosi c’è chi paragonò il ciuccio attribuito al club a quello di Fechella, un ambulante originario di Torre del Greco che a fine anni ’20 si aggirava per le città con un somaro vecchio che trasportava alimenti nel rione Luzzatti.

E così, da quel momento in poi, il simbolo della formazione calcistica azzurra è l’asino. Tuttavia, il presidente De Laurentiis ha dichiarato di recente di voler riprendere il glorioso cavallo, che è pur sempre la mascotte originale della società campana. Intanto, il Napoli Basket attualmente in Serie A, ha adottato nel suo stemma proprio il cavallo simbolo del Regno di Napoli. Insomma, i tempi sono maturi per una rivoluzione della mascotte.

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