Il Covid è tornato a flagellare il calcio in tutta Europa, la Premier League è uno dei campionati più colpiti e Guardiola passa all’attacco.
Tanti contagi, molte squadre ridotte ai minimi termini, ma la Premier League non si ferma. Le squadre del campionato inglese scenderanno in campo anche nelle festività, è questa la decisione della FA che non ha nessuna intenzione di fermare il campionato, come ventilato da più parti.
Si gioca, nonostante il COVID e un calendario affollatissimo, è questo l’input che però non ha fatto breccia nel cuore di allenatori e società. Uno dei più scettici è Pep Guardiola, tecnico del Manchester City primo i classifica e una delle squadre meno colpite dall’impennata dei contagi.
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Guardiola non ci sta e passa all’attacco per le misure anti COVID nel calcio: “E’ il momento di…”
L’allenatore spagnolo ha detto a chiare lettere che “servirebbe uno sciopero, perché qui parliamo del benessere dei giocatori e dalle parole dovremmo passare ai fatti”. Non ci sta Guardiola e c’è anche un altra critica diretta al calcio britannico: “Siamo l’unico campionato che non ha accettato le cinque sostituzioni, ne abbiamo solo tre, sarebbe meglio per tutti avere più cambi”.
Un attacco frontale che diventa durissimo quando si chiamano in causa anche gli organi internazionali del calcio e che deriva anche da un calendario troppo intenso secondo Guardiola: “Le televisioni e lgi affari sono più importanti del benessere dei giocatori, la situazione non cambierà da sola, UEFA, FIFA e Premier League devono fare quualcosa e non decidere ognuna per se stessa”.