Pep Guardiola tiene tutti sulla corda al Manchester City e tutti devono rispettare le sue regole altrimenti la punizione è dura.
Il re del bel gioco, del divertimento e delle vittorie non ammette errori in campo e fuori. Pep Guardiola non sembra avere l’indole del Sergente di ferro, ma sa come tenere in pugno il suo gruppo. Lo ha fatto a Barcellona, a Monaco di Baviera e adesso con il suo Manchester City.
La squadra è al comando in Premier League e ha passato il turno in Champions League, minomo sindacale per chi a maggio scorso si è giocato, perdendola, la finale della più importante competizione per club a livello continentale. Tanti successi che sono figli anche della disciplina come ha fatto notare il tecnico catalano a due delle sue stelle più brillanti.
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Manchester City, Guardiola e la punizione per due sue stelle
L’allenatore degli inglesi ha punito nell’ultimo turno di campionato Grealish e Foden, giovani tra i più apprezzati dallo stesso tecnico che per il primo ha speso più di cento milioni durante l’ultima estate. Per loro infatti è arrivata la panchina contro il Newcastle, partita poi vinta 4-0.
Lo stesso tecnico nel post gara ha spiegato l’esclusione dicendo a chiare lettere che la scleta non è stata tecnica, ma punitivia. I due, secondo il Telegraph, avrebbero festeggiato con troppo entusiasmo il 7-0 con il Leeds con una festa che gli avrebbe fatti presentare non in buone condizioni all’allenamento successivo.
Un comportamento che non è piaciuto a Guardiola che ha quindi deciso di punire i due. In più l’allenatore ha detto di non volere cali di tensione durante la festa, spiegando che tutti i comportamenti dei suoi giocatori verranno tenuto sotto la lente di ingrandimento.