Davvero incredibile la storia che giunge dagli Stati Uniti e che ibrida il calcio con il sacro. Siete pronti per tuffarvi nel racconto più strabiliante di giornata? Si? Ok, non perdetevi le prossime righe!
Piuttosto strabiliante la storia di un ex calciatore professionista che ha scelto di lasciare il calcio giocato per diventare prete. Il protagonista di questa vicenda è Chase Hilgenbrick, ex giocatore nato a Quincy, Illinois, negli Stati Uniti nel 1982.
Hilgenbrick, nella sua breve carriera da calciatore nel ruolo di difensore centrale, ha militato in MLS e in Cile prima di appendere gli scarpini al chiodo e dedicarsi a tempo pieno alla sua ”missione” spirituale. La sua avventura da calciatore è iniziata nei primi anni 2000 tra le fila dei Clemson Tigers (squadra dell’Università che frequentava), dove ha avuto modo di giocare con il difensore Onyewu, ex conoscenza del Milan.
Il passaggio nel calcio professionistico, però, è arrivato con l’Huachipato in Cile e successivamente ha vestito le maglie di Deportes Naval, Nublense e New England Revolution. Nel 2008 la decisione definitiva di entrare in seminario e lasciare il calcio.
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La possibilità di diventare prete balenò nella testa di Chase a partire dal 2007, quando militava nel Nublense. Si rese protagonista di alcuni gesti di solidarietà che attirarono l’attenzione su di sé e cominciò ad essere visto come un tipo stravagante.
In quegli anni era anche fidanzato con una ragazza e ai microfoni di EWTN ebbe modo di spiegare nel dettaglio cosa gli stesse accadendo: “Essere soli in Cile, con un’altra cultura e un’altra lingua, significavano molto. Sono sempre stato credente, e non nego che già da bambino mi sarebbe piaciuto diventare prete. E’ stato molto difficile dirlo ai miei genitori e alla mia fidanzata”.
Proprio il Sud America, il Cile, ebbero un ruolo fondamentale per la scelta di Chase. Terra nota per il modo assai intenso in cui si valuta la Fede, Chase si avvicina ancor di più alla religione cattolica.
La scintilla definitiva si verificò durante una visita ad una Chiesa del posto e lo stesso calciatore raccontò il tutto con queste parole piuttosto suggestive: “Sono andato a pregare in una chiesa in cui ho trovato la mia pace. Era inverno in Cile. Pioveva ed era freddo, ero seduto da solo nella chiesa dell’Assunta. Stavo pregando davanti al tabernacolo, da solo con il Signore. Pregai per essere confortato, di avere più pace, che le cose mi andassero bene nel calcio. E proprio lì, in silenzio, ho sentito sul fondo del mio cuore, in inglese: ‘Be my priest’ (sii mio sacerdote) e non riuscivo a crederci”.
Chase Hilgenbrick concluse: “Quell’esperienza fu molto spiazzante e non volevo crederci. Ho detto che non sapeva cosa stava dicendo, ero convinto che era qualcosa che avevo sognato. Ma in fondo sapevo che era la chiamata del Signore. Alla fine l’ho ascoltato e le cose sono andate per bene”.
Di seguito è possibile vedere un video di Chase Hilgenbrick pubblicato nel 2020 dal profilo Twitter della sua ex squadra, il Deportivo Nublense.
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