Allegri lo difende a spada tratta, ma Alvaro Morata è in crisi, lo dimostrano i suoi numeri e la Juventus studia già le alternative.
Alvaro Morata è un problema per la Juventus. Ieri in conferenza stampa Massimiliano Allegri, grande estimatore dell’attacante spagnolo, lo ha difeso dalle critiche piovute anche dopo la gara con l’Atalanta, ma è innegabile che tutti si aspettavano di più dal centravanti.
Due gol e un assist in tredici gare in campionato, oltre il settantesimo posto in una classifica cannonieri in cui è dietro anche ad alcuni difensori. Guardando i numeri ogni difesa sembra crollare, ma le attenuanti ci sono. La Juve gioca un calcio sparagnino, lo dimostrano i soli 18 gol all’attivo, in cui l’attaccante centrale ha anche compiti di copertura che rischiano alla lunga di sfiancare e rendere meno lucidi sottoporta. Un mix in cui chi non è un killer dell’area di rigore, come Morata, rischia di perdersi.
Le critiche a Morata non arrivano solo da stampa e tv, anche i tifosi non possono essere felici del rendimento dell’attaccante. Impegno e professionalità, mai mancati all’iberico, non bastano più perché la Juve precipita e il tempo per raddrizzare la stagione è sempre meno.
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Così la questione Morata dovrà essere analizzata in chiave presente, magari dando alla squadra una fiosomia più offensiva peer aiutarlo a uscire dal periodo buio, e in chiave futura. Il diritto di riscatto dopo il prestito annuale dall’Atletico Madrid è fissato intorno ai 30 milioni, tanti, forse troppi e così la Juventus inizia a guardarsi intorno.
Il sogno è ovviamente Dusan Vlahovic, il suo addio alla Fiorentina è certo, meno lo sono i tempi. Commisso chiede 70 milioni, troppi per la Vecchia Signora che assestando qualche colpo in uscita potrebbe arrivare a 50 non di più. Il serbo sarebbe l’uomo perfetto per Allegri. Fisico imponente e gol nel sangue, ma è corteggiato da mezza Europa e portarlo sotto la Mole non sarà per niente facile.
Al vaglio degli uomini mercato juventini ci sono anche altri nomi. Piace e non poco l’argentino Julian Alvarez, 21 anni, diciassette gol in diciannove presenze in campionato conditi da nove assist. Numeri stratosferici e clausola rescissoria da venti milioni, lo seguono anche Milan, Inter, Barcellona, Real e Atletico. E’un investimento per il futuro con l’incognita dell’adattamento alla nuova vita italiana, soprattutto se dovesse sbarcare a Torino a gennaio.
Sul fronte giovani è sempre calda la pista che porta al bomber del Pisa capolista in serie B Lorenzo Lucca. Fisico da ariete, otto gol tra campionato e Nazionale Under 21, e tanti osservatori a seguirlo fin dalle prime battute della stagione. Le big italiane si sono già mosse, la Juve ha in Claudio Chiellini, dirigente dei toscani, un importante alleato in questa corsa che però potrebbe infiammarsi a giugno più che a gennaio.
La crisi inghiotte Alvaro Morata che per tenersi stretta la Juventus, club a cui è molto legato, deve fare molto meglio di così. Lo spagnolo, tornato due anni fa con grande entusiasmo, si è perso per colpe sue e non solo e ora deve guardarsi anche dalla concorrenza interna. A Salerno giocherà Moise Kean, i bianconeri provano ad aggrapparsi a lui per non vedere sfumare anche il quarto posto dopo lo Scudetto. Il prodotto del vivaio bianconero è l’utima speranza di Allegri per risolvere il problema del gol.
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