Buffon all’Atalanta: è tutto vero. Il Direttore Generale della Dea si espone sulla trattativa, principale intermediario: Gasperini.
Buffon riparte dal proprio passato. Il portiere ricomincia da dove aveva iniziato: dopo aver vinto tutto il possibile con Juventus e PSG (breve parentesi quella francese), torna a Parma per godersi un finale di carriera da favola. Decisione ponderata quella dell’ex numero uno azzurro che, terminato lo scorso anno in bianconero, ha capito che non era ancora tempo di fare il secondo portiere.
Voleva un altro anno da protagonista, possibile solo tra i Cadetti perchè la Serie A va a un altro ritmo. Non è detto, però, che Buffon non regga: la Juve l’ha accompagnato alla porta offrendogli un posto da dirigente, valutabile, per quando sarà. La Vecchia Signora, però, non è l’unica squadra sull’estremo difensore: ha scelto il ritorno in Emilia Romagna, ma le pressioni di mercato erano e sono molteplici. Anche nel massimo campionato italiano.
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Buffon all’Atalanta, colpo in canna: Gasperini non molla
Chiedere a Gasperini che Buffon lo vorrebbe ancora oggi: le cronache raccontano di un’estate rovente in cui il telefono del portiere squillava a ripetizione. Il numero quasi sempre lo stesso: era il Gasp che chiamava per offrirgli un posto da titolare alla Dea. Si poteva ripartire da lui, avvisata anche la società. L’iniziativa del tecnico non andò a buon fine: il portiere scelse il cuore. Seppur la sfida lo stuzzicava.
Giocare contro la Juve, però, non se ne parla. Allora Parma si è rivelata la destinazione migliore. L’unica possibile per chi ancora crede nel romanticismo del calcio. Conferma anche il Direttore Generale del club: “Buffon e Gasperini si sono sentiti. Non posso smentirlo”. Quindi la Dea c’era, c’è sempre stata per Gianluigi e non è detto che quella porta sia del tutto chiusa nel prossimo futuro.