Sergio Aguero costretto al ritiro dal calcio giocato: dall’amicizia con Messi al gol record al San Paolo, i cinque momenti memorabili del Kun.
Il Kun Aguero è costretto al ritiro dal calcio gioco. L’attaccante argentino ha avuto problemi al cuore nelle scorse settimane e stando a quanto riportato dal giornalista Gerard Romero non ci sono margini per tornare in campo e giocare ad alto livello. Si chiude un’era, fatta di gol, di emozioni, amicizie e rimorsi.
Il bomber classe 1988 ha cominciato a farsi notare nelle giovanili dell’Indipendiente. Il passaggio in Europa nel 2006 è una vera consacrazione: va all’Atletico Madrid, dove scrive la storia, diventa protagonista e vince Europa League e Supercoppa UEFA. Poi la scommessa Manchester City, nel quale diventa uomo simbolo. Infine, la sfortunata parentesi al Barcellona, senza il suo miglior amico.
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Quando esplode da giovanissimo all’Atletico Madrid, la selezione olimpica argentina lo chiama per disputare Pechino 2008. Lui ci lascia lo zampino, assieme all’amico Messi, conosciuto qualche anno prima al Mondiale Under 20. I due si incroceranno solo in Nazionale e scrivono la storia del calcio argentino, ma ancora non lo sanno quando giocano in Cina. Aguero segna due reti al Brasile in semifinale e spedisce i suoi compagni a giocarsi l’oro olimpico contro la Nigeria. Inutile dire come sia andata a finire.
Con Leo il rapporto è stato sempre speciale. L’amicizia nasce proprio durante il Mondiale U-20 del 2005. I due vengono colpiti da un lutto durante la rassegna: muore un amico di infanzia del Kun e a darne la notizia fu proprio la Pulce. Lotteranno fino alla finale e conquisteranno la coppa, anche in nome di Emiliano Molina. A seguito di quel mondiale, Aguero attira l’attenzione dell’Europa e verrà chiamato nel 2006 dall’Atletico Madrid.
Con i Colchoneros si mette in mostra, a tal punto da convincere gli sceicchi del Manchester City a puntare su di lui. E la sua prima stagione è a dir poco fantastica: 23 gol in campionato, 30 reti in tutte le competizioni. Ma soprattutto, lascia il segno sulla vittoria della Premier League al suo primo anno in Inghilterra. La rete di Aguero al 93′ contro il QPR all’ultima giornata diventa storia del calcio britannico: dopo 44 anni il Manchester City torna a vincere il campionato.
Cresce, diventa leader, diventa il miglior marcatore di tutti i tempi della storia dei Citizens. Dove? In uno stadio unico per gli argentini, specialmente per lui. Aguero fa 178 reti per il Manchester City il 1° novembre del 2017 al San Paolo di Napoli, contro gli azzurri in Champions League. Supera definitivamente Brook nello stadio di Maradona, che per qualche anno è stato suo suocero: padre dell’ex compagna Giannina e nonno di Benjamin.
Sergio finirà la sua esperienza al Manchester City con 260 gol segnati in 10 anni, dal 2011 al 2021. Al termine dell’avventura con la maglia del club, il suo allenatore Pep Guardiola scoppia in lacrime, disperato dalla partenza del suo bomber. Leader incontrastato, sempre al servizio dei compagni, un attaccante con un fiuto del gol unico. Dopo la finale di Champions League persa, lascia Manchester per approdare al Barcellona, forse con la speranza di giocare con Messi. Anzi, la certezza. Finalmente insieme. E invece, Leo non può rinnovare con i blaugrana. Aguero si trova “da solo” in una società allo sbaraglio, ma l’episodio al cuore lo porta alla riflessione. Il Kun lascerò il calcio giocato, si attende solo l’annuncio ufficiale. Finisce un’era. Sipario.
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