Koulibaly torna a parlare della questione razzismo negli stadi e svela alcuni retroscena in una lunga intervista.
Kalidou Koulibaly è stato al centro dell’ultimo caso di razzismo in Serie A. A Firenze mentre il suo Napoli vinceva in campo, dagli spalti sono arrivati quegli insulti e quei “bu” che purtroppo sono una piaga che dal calcio non si riesce ad estirpare.
Le società si muovono, individuano i responsabili degli insulti e arrivano i Daspo, ma non bastano perchè domenica dopo domenica il problema ritorna.
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Koulibaly e il razzismo nel calcio: le parole del difensore a DAZN
Koulibaly è tornato a parlare del problema razzismo nel calcio in una lunga intervista a DAZN: “Gli episodi sono difficili da metabolizzare, pensi di sbagliare quando urli che qualcuno ti ha ferito. Possiamo fare ancora tanto per combattere questo problema, anche se alcuni passi avanti sono stati fatti”.
Per fortuna c”è chi si schiera apertamente contro i razzisti: “Chiellini per esempio mi ha sempre difeso su tutti i fronti – spiega il difensore del Napoli – dandomi dei consigli dentro e fuori dal campo. Mi ha ancche detto che era molto dispiaciuto e si è scusato a nome di tutta l’Italia, mi ha aiutato ad andare avanti”.
Chiellini non è l’unico però a stare dalla parte di Koulibaly: “Nel 2016 durante Lazio-Napoli, l’arbitro Irrati mi ha detto “se c’è un problema fermiamo la partita”, lo devo ringraziare. Poi c’è stato il San Paolo con i tifosi che hanno indossato la mia maschera, un gesto bellissimo e che non mi aspettavo proprio. Questa città e questi tifosi mi hanno sempre dato tutto, voglio dare qualcosa indietro”.