Darboe, centrocampista giallorosso, dopo essere stato adottato dalla propria manager, sta vivendo un’altra gioia: la vicenda.
Un anno da dimenticare per qualcuno può coincidere con la rinascita: chiedere ai Maneskin. La band romana, fra il 2020 e il 2021 ha raccolto successi su successi, in piena pandemia. Sulle ali dell’entusiasmo: lo stesso che passa dalle note al campo di calcio. Loro sono romanisti e, in qualche maniera, una storia accomuna il loro successo a quello di un giocatore giallorosso.
Si tratta di Ebrima Darboe, centrocampista classe 2001, che i Maneskin li sente prima di una trasferta. Sul pullman. Li ha ascoltati anche prima di entrare in campo alla prima convocazione con la squadra di Mourinho: un diamante grezzo diventato uomo e pronto a brillare. Beggin’, come dice la canzone, ma l’armonia stavolta è un’altra.
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Darboe, rinnovo che sa di speranza: la favola giallorossa continua
Quella che dagli esperimenti passa alla concretezza: il ragazzo ha incassato la fiducia della società e del mister. Adesso si lavora per blindarlo. Può restare a tutti gli effetti, perchè c’è chi crede in lui. Anche al punto di adottarlo: la sua manager, Miriam Peruzzi, sarà la sorella. Anzi già lo è, visto che papà Giulio ha fatto partire già da un po’ le pratiche per l’adozione.
Una vera e propria favola la sua: arriva da lontano per restare nei cuori e nella mente di tutti. Proprio come la sua band preferita – loro romani nel DNA, ma ignorati per troppo tempo sino alla grande occasione – con cui adesso condivide il salto di qualità: un rinnovo questo che sa di promessa. Il futuro, ora sì, è a portata di mano: meritato lieto fine, con nuove storie ancora tutte da scrivere.