Tiago Pinto, DG giallorosso, parla ai microfoni di Sky Sport e illustra il processo di crescita della squadra: i particolari del nuovo corso.
Roma non è stata costruita in un giorno, lo insegna la storia. Per il calcio è lo stesso: la Roma di Tiago Pinto e i Friedkin deve prendere forma dopo una stagione di “apprendistato” con Fonseca. Oggi c’è Mourinho: lo Special One, che ha il compito di far tornare la squadra giallorossa magica – come vorrebbe la tradizione – attraverso risultati, gioco e classifica.
Le prime vittorie in campionato e Conference League hanno fatto ben sperare, ma davanti alla prima vera e importante crisi di risultati il progetto è stato messo in discussione da parte della piazza. Non tutta, una parte, gli altri – anche se continuano a difendere Mourinho e il proprio operato – vogliono un’inversione di rotta. Quantomeno evitare di soffrire più del dovuto.
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Tiago Pinto e la nuova Roma: la dirigenza dalla parte di Mourinho
La condotta arbitrale con i giallorossi è finita più volte nel mirino, ma le condizioni dei direttori di gara e i relativi comportamenti non possono – né dovrebbero – mettere in discussione un cammino. Le basi solide ci sono. Serve la volontà e quel tempo, bene prezioso, citato da Mourinho in conferenza stampa. Tiago Pinto a Sky è stato chiaro: “Con Mourinho possiamo avere diversi punti di vista, ma l’obiettivo è comune. C’è la volontà di costruire un progetto serio. La società ha speso sul mercato. Se serve lo farà ancora, ma il portoghese ha piena fiducia. Stiamo facendo qualcosa di importante”.
Ennesima riequilibratura dei Friedkin che parlano attraverso il DG: Tiago Pinto è la loro longa manus. Il progetto è cominciato con lo Special One ed è destinato ad andare avanti ancora a lungo. La strada è tracciata, per l’orientamento c’è il migliore dei navigatori possibili. Totti e De Rossi, voce del tifo romanista, ringraziano.
