Jorginho si racconta: “Napoli non è l’Italia. Pallone d’Oro? Il vincitore…”

Jorginho si è raccontato in un’intervista per France Football, tornando sul suo trascorso al Napoli e pensando al Pallone d’Oro 

Jorginho Pallone d'Oro
Jorginho, centrocampista (LaPresse)

Reduce da un pesantissimo errore dal dischetto contro la Svizzera, Jorginho è uno dei nomi più caldi in queste ore e la sua intervista concessa ai colleghi di France Football è stata proposta nel momento più caldo. Il centrocampista si è raccontato, analizzando principalmente i motivi che l’hanno spinto a scegliere l’Italia e sbilanciandosi sulla vittoria del Pallone d’Oro.

Nel 2018, l’attuale calciatore del Chelsea ha avuto l’occasione di entrare a far parte del Brasile, ma l’amore per il nostro paese lo ha convinto a rifiutare. “Non potevo voltare le spalle al Paese che mi ha permesso di diventare un professionista. Sarò sempre riconoscente all’Italia e sono orgoglioso di aver scelto questa maglia”.

Leggi anche -> Totti rompe il silenzio: “Rigore sbagliato? Jorginho è un…”

Jorginho sul trascorso nel Napoli ed il sogno del Pallone d’Oro

Jorginho Pallone d'Oro
Jorginho, calciatore (LaPresse)

Il centrocampista azzurro si è poi concentrato sul suo trascorso nel Napoli: “Non è l’Italia, è un altro Paese. E’ tutto così favoloso e non so se esiste la stessa passione per il calcio che c’è lì, altrove. Ho adorato quella città e la squadra”.

Non mancano aneddoti ed errori: Il mio più grande sbaglio è stato proprio quando giocavo nel Napoli. Mi stavo imponendo a centrocampo, ma poi presi la decisione di partire per l’Islanda ed il Brasile per 30 giorni. Quando tornai mi infortunai spesso e Bentiez mi fece fuori giustamente”.

Il più grande rimpianto è preso detto: “La stagione 2017-2018. Avrei tanto voluto vincere lo Scudetto con il Napoli. Abbiamo fatto tutti un lavoro incredibile per tre stagioni e avremmo meritato anche di più”.

Infine sul Pallone d’Oro, ha concluso: “Sicuramente questo 2021 è stato un anno incredibile, direi surreale per me. Non è un’ossessione, ma ovviamente quello di vincerlo resta un sogno”.

Gestione cookie