Dopo il caso Massimiliano Allegri-Ambra Angiolini, Striscia la Notizia ancora al centro delle discussioni: Mourinho pizzicato, ma…
Per giorni non si è parlato altro che del tapiro consegnato ad Ambra Angiolini, ex compagna di Massimiliano Allegri. La conduttrice romana ha ricevuto il riconoscimento ironico simbolo dello storico programma televisivo Striscia la Notizia, ma molti avevano colpevolizzato l’inviato Staffelli per non aver consegnato lo stesso tapiro all’allenatore della Juventus. Lui, l’uomo che avrebbe causato la rottura dei rapporti è stato lasciato in pace. Lei, la donna vittima del tradimento è stata presa di mira. Insomma, una vera e propria ingiustizia per milioni di italiani.
Ancora una volta, Striscia la Notizia finisce sotto i riflettori, ma per causa di José Mourinho. Il comportamento del tecnico della Roma sorprende anche Valerio Staffelli.
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Mourinho ancora contro Striscia la Notizia: la reazione
La Roma di Mourinho non gira. Debacle a Venezia, pareggio a Roma contro il Bodo e ancora prima quella disfatta in Norvegia con un 6-1 indimenticabile. La sconfitta più pesante per il tecnico portoghese è arrivata dopo il superamento delle 1000 panchine. Una brutta batosta che mai si dimenticherà.
E così, per colpa di questo momento negativo della squadra giallorossa, Striscia la Notizia avrebbe voluto consegnare il tapiro d’oro a José Mourinho. Tuttavia, l’allenatore ha rifiutato il riconoscimento, fuggendo dal pressing di Staffelli. Lo Special One si è rifugiato in auto e non ha voluto proprio saperne. Per alcuni utenti su Twitter, il programma televisivo Mediaset ha sbagliato ancora una volta, dopo l’episodio con Ambra Angiolini.
E niente dopo Ambra, Mourinho…Gli sciacalli di striscia imperversano ancora.. Bene ha fatto Mourinho a pisciarli…#SIETEVOMITEVOLI#
— Gianluca Fiori (@GianlucaFiori70) November 10, 2021
Ma non è la prima volta che Mourinho rifiuti il tapiro d’oro di Striscia. Infatti, lo Special One era stato già intercettato nel 2009 da Staffelli per il riconoscimento satirico, ma anche in quella circostanza l’allenatore – all’epoca dell’Inter – fuggì rifiutando il premio.