Morata “incolpa” Cristiano Ronaldo: “Da quando è andato via, la Juve è …”

La partenza di Cristiano Ronaldo ha causato alcuni problemi nello spogliatoio della Juventus: le parole di Alvaro Morata sull’addio del portoghese.

Alvaro Morata, attaccante della Juventus
Alvaro Morata, attaccante della Juventus (LaPresse)

Alvaro Morata non sta vivendo un buon momento con la Juventus. L’attaccante spagnolo ha segnato solo 2 reti in campionato finora ed è vittima di tantissime critiche da parte dei suoi tifosi. Il centravanti vorrebbe provare a svoltare, magari partendo proprio dalla Nazionale con il quale dovrà giocare le ultime partite di qualificazione ai Mondiali 2022.

Nel frattempo, in un’intervista al quotidiano iberico El Pais, Morata ha spiazzato tutti e ha svelato qual è il vero problema della Juventus, incolpando in parte anche Cristiano Ronaldo.

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Juve, Morata: “Senza Cristiano Ronaldo ci sono più pressioni”

Alvaro Morata
Alvaro Morata (LaPresse)

Non è il primo e non sarà l’ultimo bianconero che parla della partenza del portoghese. Senza dubbio, la cessione improvvisa di CR7 a fine agosto ha avuto un impatto negativo nello spogliatoio della Juve, soprattutto perché non si trovano al mondo giocatori che possano sostituirlo. E’ chiaramente impossibile trovare un’alternativa al cinque volte pallone d’Oro.

E così, Alvaro Morata ha rilasciato un’incredibile dichiarazione a El Pais, sulle conseguenze dopo l’addio di Cristiano Ronaldo: “Da quando è andato via siamo tutti sotto pressione, non solo noi attaccanti – dice il centravanti classe 1992 – Forse la gente parla molto più di me perché sono un calciatore in prestito. Quando non sei padrone del tuo destino, l’unica cosa da fare è lavorare sodo“.

Ma non è tutto. Alvaro si concentra anche sui fischi ricevuti in Nazionale, durante gli Europei: “E’ spiacevole. Ho visto in tribuna genitori con figli con facce arrabbiate. E così i figli imparano questo, non è di certo un buon esempio – poi aggiunge – Ho avuto molti momenti brutti nella mia carriera. A volte mi svegliavo in stanza e non avevo la forza di alzarmi dal letto, non volevo fare nulla“.

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