Il manager del marchio Diego Armando Maradona ha voluto fare chiarezza sui diritti d’immagine del Pibe de Oro: che stoccata a Diego jr.
Sono giorni di discussioni a Napoli su un tema caldissimo: i diritti di immagine di Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro è scomparso quasi un anno fa ma ci sono ancora tante questioni irrisolti, soprattutto in merito al suo brand. Addirittura, secondo un portale argentino, la card dell’ex calciatore argentino potrebbe sparire dal videogame FIFA 22 a causa del contratto scaduto.
Intanto, il manager e amico di Diego Maradona ha svelato importanti retroscena in merito al marchio e i diritti di immagine dell’ex calciatore del Napoli.
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Stefano Ceci sui diritti d’immagine di Maradona: “Posso firmare contratti”
In un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss Napoli, Stefano Ceci – manager che detiene i diritti di immagine di Maradona – ha voluto rispondere ad uno dei suoi figli, che in questi giorni ha rilasciato pungenti dichiarazioni: “La maglia nuova del Napoli? Ho firmato un contratto con il club, firmato a sua volta da Diego, per poter mettere il suo volto sulla divisa di gioco“. Poi il responsabile del brand ha spiegato: “I diritti di immagine sono stati firmati da me e da Diego Armando Maradona e se faccio un contratto devo versare il 50% agli eredi post mortem. Al momento gli eredi sono 5, ma il Tribunale di La Plata ha sospeso tutto perché ci sono altri eredi che vogliono essere riconosciuti. Io ho già versato quanto dovevo agli eredi, ma i soldi al momento sono stati bloccati dal tribunale“.
Successivamente, arriva la risposta secca a Diego jr, uno dei cinque figli riconosciuti da Maradona: “Io e Diego Jr non possiamo decidere nulla – Spiega Stefano – Solo il Tribunale può decidere che un contratto non sia più valido“. L’affermazione del manager del Pelusa arriva dopo le dichiarazioni di Diego jr, il quale contestava la regolarità del contratto di Ceci, dal momento che Maradona è morto un anno fa. Insomma, il Napoli ed il manager di Maradona hanno potuto stipulare regolarmente il contratto per la divisa omaggio firmata da EA7. “Nessuno può vietarmi di prendere accordi con qualcun’altro“, sentenzia Ceci.
