Brahim Diaz (LaPresse)
Scegliere tra Milan o Real Madrid non è facile: la risposta di Brahim Diaz sul suo futuro fa tremare i tifosi rossoneri.
Dopo la prima presenza in Nazionale dello scorso giugno, con tanto di gol all’esordio, Brahim Diaz è stato convocato dal ct della Spagna per i prossimi due impegni. La Roja si deve qualificare ai Mondiali in Qatar, ma nulla è ancora dato per scontato. Infatti, il girone parla chiaro: Svezia 15, Spagna 13, Grecia 9. Gli ellenici saranno i prossimi avversari della nazionale iberica e potranno sperare ancora nei playoff. Dunque, sarà una vera battaglia il prossimo match all’Olimpico di Atene.
Poi arriva il big match, quello che potrebbe decidere le sorti della Nazionale di Luis Enrique e della squadra di Ibrahimovic. O forse, chissà, i giochi saranno già scritti. Brahim Diaz avrà modo di incrociare il suo compagno di squadra al Milan, con il quale sta condividendo un periodo magnifico della sua carriera: “Quando Ibra gioca con la maglia rossonera pensa solo al club. Sia per noi che per gli svedesi sarà un match molto importante“. Ma qualcuno in sala stampa vuole sapere novità sul futuro. D’altronde, il cartellino di Brahim Diaz non è della proprietà del Milan.
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Il centrocampista spagnolo, durante la conferenza stampa in veste di calciatore della Nazionale, ha parlato del suo futuro. Brahim Diaz è un calciatore del Milan e lo sarà fino a giugno 2023, grazie al prestito concesso dal Real Madrid per ben due stagioni. Ma i giornalisti spagnoli sono curiosi di capire se c’è una possibilità di un suo rientro anticipato a Madrid.
E così, il numero 10 rossonero spiega la sua posizione, in maniera netta: “Ora sono un calciatore del Milan e non posso dire nient’altro. Quel che importa è il presente, con la Selezione e non ciò che avverrà nel futuro – poi Brahim aggiunge – Ora ho accumulato tanti minuti e mi sento importante per la squadra. Questo mi dà fiducia e così posso mostrare tutte le mie qualità“. Insomma, il centrocampista di Pioli non può affrontare questo discorso e non può sbilanciarsi troppo sul suo futuro. D’altronde, il Real Madrid è sempre il proprietario del suo cartellino.
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