Caterina Collovati torna a far parlare di sè, la moglie dell’ex calciatore Fulvio è nota alle cronache per aver difeso il marito di recente.
Caterina Collovati torna alla ribalta recentemente per un vecchio episodio che riguarda anche suo marito Fulvio: l’ex calciatore, qualche stagione fa ospite fisso della trasmissione “Quelli Che Il Calcio”, ebbe un’uscita poco felice nei confronti delle donne. Il contendere era la questione tattica dell’Inter di Conte – appena arrivato all’Inter – e la conversazione si fece animata.
Di lì a poco prese una piega particolare, perchè si finì a parlare del caso Totti, a causa di Spalletti. Oggi il tecnico di Certaldo allena il Napoli, ma allora era andato via da nerazzurri (esonerato) per far posto all’attuale allenatore del Tottenham. Prima ancora c’era la Roma, nota a tutti è la querelle con l’ex Capitano giallorosso: Spalletti gli preferiva altri, la cosa non è andata giù al diretto interessato e neppure alla moglie Ilary Blasi che discusse determinate scelte del mister.
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Caterina Collovati, dalle difese al marito agli attacchi a Wanda: una vita in prima linea
L’argomento tornò di moda nel contesto televisivo di Raidue, Collovati chiosò dicendo: “A me le donne che parlano di calcio fanno vomitare”. Esternazione che gli costò la sospensione momentanea dalla Rai. A difenderlo, la moglie Caterina: “Fulvio non è quello che credete – disse – rispetta le donne ed è una gran persona. Sicuramente la frase non rappresenta appieno l’uomo che è”. Lei, proprio come fece la Blasi con Totti, non lasciò solo il marito nel bel mezzo della bufera mediatica.
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Oggi parla della situazione Wanda-Icardi, coppia in crisi, famiglia allo sbando: “L’argentina si lamenta perchè suo marito riceve video hard sul telefono, intanto lei si fa vedere fra una chiappa e l’altra, un sorriso e un ammiccamento, si denuda. Eppure descrive i figli come ragione di vita. Povere creature”. Affermazioni che, anche stavolta, non passano inosservate. In casa Collovati le parole hanno un peso. Soprattutto quando riguardano la sfera privata, la deriva sul pubblico aggiunge il giusto pathos a vicende delicate. In attesa di eventuali repliche.
