Un grande ex Milan lancia una stoccata a Franck Kessie, in trattativa con la società per il rinnovo: l’attacco ed il consiglio al calciatore.
E’ un tema caldo in casa Milan. Franck Kessie, come Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, sta giocando con un contratto in scadenza e ha chiesto cifre decisamente elevate per il rinnovo. Cifre che la società non è disposta ad investire per un giocatore, così come accaduto durante la scorsa estate per il portiere ed il trequartista, leader del vecchio spogliatoio. Entrambi alla fine hanno perso la battaglia contro la società che non ha ceduto di un millimetro e ha lasciato partire due calciatori importanti a parametro zero. Il direttore tecnico Maldini e i suoi collaboratori non si fanno troppi problemi.
E allora, anche un grande ex calciatore e allenatore del Milan prova a strigliare Franck Kessie, in trattativa con il club rossonero per questo maledetto rinnovo che tarda ad arrivare.
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Rinnovo Kessie, Seedorf non ci sta: “Pensi alla carriera, no ai soldi”
A poche ore dal derby di Milano tra Milan e Inter, Clarence Seedorf ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha commentato la situazione contrattuale di Kessie: “Può chiedere tutti i soldi che vuole, così come il club può decidere di non accettare la sua posizione e mantenere la sua linea di equilibrio – avverte il grande ex – Credo che Franck debba mettere al primo posto la carriera anziché il punto di vista economico“.
Schietto, diretto e senza peli sulla lingua. L’ex centrocampista olandese, che conosce alla perfezione l’ambiente rossonero, quasi si risente delle richieste e dell’atteggiamento dell’attuale calciatore milanista: “Amo troppo lo sport per non dare senso alla professione, perché sia lunga e vincente – poi arriva la stoccata, quella decisiva – Kessie ha fatto molto bene in questi anni al Milan, ma la squadra è ultima nel girone di Champions League e non mi pare sia stato decisivo per vincere lo scudetto“.
Tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile: “Franck è importante per la squadra, ma la società può lasciarlo andare e prenderne un altro. Mi auguro che scelga con criterio“.