Juventus e Fiorentina si affrontano per la dodicesima giornata di Serie A: perché e quando è nata la rivalità tra i due club.
Quando scendono in campo bianconeri e viola nello stesso rettangolo di gioco, lo spettacolo è assicurato. Non è mai una partita banale, a partire dal 1928, quando la Fiorentina perse 11-0 contro la Juve nel girone B della Divisione Nazionale. Un primo storico incontro di campionato che segnerà per sempre questa rivalità.
Ma è circa 50 anni dopo che Juventus e Fiorentina iniziano ad odiarsi sportivamente, con i tifosi che hanno cominciato ad accendere la sfida sugli spalti e dar vita ad una delle rivalità più importanti del campionato di Serie A.
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Scudetto ’82, Fiorentina e Juventus all’ultimo respiro
Prima del mitico e incredibile Mundial 82 che vide l’Italia protagonista, in Serie A c’erano due club che si contendevano il primato e lo scudetto: la Fiorentina e la Juventus. Il campionato 1981-82 si decise all’ultima giornata, in una domenica di maggio più bollente che mai.
Entrambe le formazioni sono a pari punti, primi in classifica. I bianconeri giocano a Catanzaro, i viola a Cagliari. Ma in entrambe le gare dell’ultima giornata di Serie A si verificano episodi che suscitano grandissime discussioni. Mentre alla Fiorentina viene annullato un gol regolare a Graziani, la Juve vince a Catanzaro 0-1 con un rigore dubbio. “Meglio secondi che ladri“, rispondono i tifosi gigliati da lì in avanti. La Fiorentina termina al secondo posto il campionato italiano, ma non perdonerà mai quello “scippo”.
Oggi come allora…
Meglio secondi che ladri! pic.twitter.com/6HA884v5F8— SimsonFlorence (@SimsonFlorence) May 16, 2020
Dopo qualche anno, arriva il vero colpo di scena che scatenerà i supporter toscani. Il trasferimento di Baggio segna uno spartiacque. Un punto di non ritorno.
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Roberto Baggio alla Juve: il tradimento mai perdonato
A seguito della contestata vittoria della Juventus della Coppa UEFA 1990 sulla Fiorentina, Roberto Baggio tradisce i colori viola. In realtà, il trasferimento è tutta colpa della dirigenza toscana. Infatti, la società era in difficoltà e decise di accettare l’offerta della Vecchia Signora. A malincuore, il Divin Codino passa dalla Fiorentina alla Juventus, ma passò sotto gli occhi di tanti tifosi come un mercenario.
Quel passaggio segnò l’inizio della fine. Ci furono scontri a Firenze, tra tifosi e polizia. Nessuno voleva che Roberto lasciasse l’Arno per il Po. Ma non ci fu nulla da fare. Il Divin Codino firmò per la Juve e il club toscano incassò la cifra record di 25 miliardi di lire.
Dopo quel trasferimento avvenuto nell’estate del ’90, i tifosi della Fiorentina hanno aumentato ancor di più l’odio sportivo nei confronti dei colori bianconeri. Sono trascorsi 30 anni, ma quel sentimento non è passato. E in caso di trasferimento di Vlahovic alla Juve, la rivalità può accendersi ancor più.