Il Barcellona stecca ancora in Liga e non vanno oltre il pareggio contro il Celta Vigo. Il racconto di un pomeriggio iniziato alla grande e finito diametralmente all’opposto
Succede di tutto in Celta Vigo-Barcellona nella sfida valida per la tredicesima giornata della Liga. I catalani approcciano alla grande al match con un tris calato in 34 minuti: prima Fati al 5′ sblocca la gara, Busquets al 18′ serve il bis e al 34′ Depay mette apparentemente una pietra tombale sul match.
Un primo tempo da favola, sporcato in malo modo nella gestione scellerata della ripresa. Negli spogliatoi, dopo la fine del primo tempo, resta Ansu Fati per un infortunio al tendine del ginocchio sinistro e, se vogliamo, è un momento ‘sliding doors’ cruciale dell’incontro.
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Barcellona, secondo tempo da horror: il suicidio catalano
Tra il 52′ e il 74′, dunque in soli 22 minuti, il Barcellona compie un vero e proprio suicidio e ne prende due. Un suicidio, rifacendoci alla sociologia di Émile Durkheim, anomico; ossia caratterizzato dalla mancanza di regole e certezze che in qualche modo contraddistinguono, al momento, lo spogliatoio dei blaugrana (toccherà a Xavi risollevare una squadra demotivata e svuotata come non si vedeva da tempo).
Al 96′, nell’ultimo istante di recupero, il Celta Vigo completa la stoica rimonta con Iago Aspas che manda in estasi i tifosi all’Estadio de Balaídos siglando la rete del definitivo 3-3. I bluagrana restano, così, al nono posto a -5 dalla zona Champions League (se domani l’Atletico Madrid dovesse vincere i punti di svantaggio dal quarto posto potrebbero anche aumentare).
🗣 ¡𝑀𝑢𝑐ℎ𝑎𝑠 𝑔𝑟𝑎𝑐𝑖𝑎𝑠 𝑎𝑓𝑖𝑐𝑖𝑜́𝑛, 𝑔𝑟𝑎𝑐𝑖𝑎𝑠 𝑎 𝑣𝑜𝑠𝑜𝑡𝑟𝑜𝑠 ℎ𝑒𝑚𝑜𝑠 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑑𝑜 𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜!
No lo digo yo, lo dice don IAGO ASPAS JUNCAL 👑💙#CeltaBarça #RCCelta @aspas10 pic.twitter.com/aacONWdJYl
— RC Celta (@RCCelta) November 6, 2021