Emozioni infinite in Tottenham-Vitesse di Conference League che segna l’esordio di Antonio Conte sulla panchina degli Spurs
Un inizio in discesa, poi gli ostacoli improvvisi e infine la gioia per una vittoria sofferta. La prima di Antonio Conte al Tottenham è un’immagine che racchiude tutti i lati della sua personalità e la visione antica quanto moderna del suo calcio.
Gli Spurs sbloccano al termine di un’azione insistita e risolta da Son, che ha segnato il primo gol nella gestione degli ultimi tre allenatori del club, traghettatori a parte. Il portiere degli olandesi ha respinto in successione i tiri di Lucas Moura e Kane ma sul terzo tentativo non può nulla.
E’ proprio Moura a raddoppiare al 22′ su assist di Kane. Sei minuti dopo il bomber si unisce alla festa anche se la UEFA certifica non il suo gol ma l’autorete di Rasmussen che ha tentato di salvare in scivolata. Con tre gol di vantaggio dopo mezz’ora di partita, il risultato sembra in ghiaccio. Niente di più lontano dalla realtà.
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Come è andato l’esordio di Conte al Tottenham
Il Vitesse infatti passa dallo 0-3 al 2-3 in meno di dieci minuti. Al 32′ il danese Rasmussen si riscatta dopo l’autogol con un prezioso scatto di testa su corner di Wittek. Al 39′ è decisivo l’errore di Lucas Moura. Gboho ruba palla e serve Bero che riapre la partita.
Nel secondo tempo, la sfida si fa più intensa, nervosa, anche cattiva. Al 59′ Romero di fatto placca Openda. Inevitabile la seconda ammonizione, con conseguente espulsione, per l’ex Atalanta.
Nel finale, il Vitesse passa in breve dalla superiorità all’inferiorità numerica. In tre minuti, l’arbitro estrae due cartellini rossi ai danni di Dokhi, per fallo a metà campo su Kane, e sul portiere Schubert che ferma fuori area Emerson Royal.
