Mohammed bin Salman è il presidente del fondo PIF proprietario del Newcastle ed è accusato di aver ordinato l’arresto di un tifoso del Chelsea
Questa è una storia degna di un film di James Bond. Ma non è un film, è realtà. E’ la storia di Omar Aljabri, che il giornalista Adam Crafton ha ricostruito in un lungo, dettagliato e documentato articolo per The Athletic.
Omar è un ragazzo saudita che oggi ha 23 anni. A maggio del 2015 era allo Stamford Bridge per festeggiare il titolo in Premier League del Chelsea di José Mourinho, la squadra per cui fa il tifo anche suo fratello maggiore Khalid.
Khalid ora vive a Londra. Omar e la sorella minore Sarah sono in Arabia Saudita, in carcere. E’ a questo punto che deve entrare in scena un nuovo personaggio, il padre di Khalid, Omar e Sarah. Perché questa vicenda ruota intorno alla sua figura.
Saad Aljabri ha lavorato nell’intelligence saudita, al ministero dell’interno accanto al principe Mohammed bin Nayef, diventandone anche capo dello staff. Bin Nayef è diventato principe ereditario nel 2015, di fatto il vertice della nazione. Mohammed bin Salman, ministro della difesa allora, ha rimosso Aljabri dalla sua posizione. Nel 2020, quando è stato nominato principe ereditario, ha arrestato Bin Nayef con l’accusa di tradimento.
Aljabri è scappato prima in Turchia e poi in Canada e teme per la sua vita. La vicenda coinvolge anche il calcio perché bin Salman è anche il presidente del fondo PIF che ha acquisito la proprietà del Newcastle, in Premier League.
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Saad Aljabri nel 2019, rivela sempre The Athletic, ha avviato una causa negli USA presentando un documento di 106 pagine in cui accusava il governo saudita di aver inviato un commando di sei uomini per ucciderlo a Ottawa. L’episodio si verificava, secondo il suo racconto, si verificava nello stesso periodo in cui all’ambasciata saudita di Istanbul veniva ucciso il giornalista Jamal Khashoggi. Un delitto di cui il principe bin Salman è accusato di essere il mandante.
Secondo la famiglia Aljabri, bin Salman avrebbe arrestato i figli Omar e Sarah per spingere Saad a tornare in Arabia Saudita per completare l’opera.
La famiglia Aljabri è preoccupata per l’acquisizione del Newcastle da parte del fondo PIF, presieduto da bin Salman. Nel board compaiono anche sei ministri e un consigliere della famiglia reale. Ma il presidente del Newcastle, Yasir Al-Rumayyan, è l’unico membro del board a non avere un collegamento diretto con il governo saudita nonostante sia anche al vertice della compagnia petrolifera statale, la Saudi Aramco.
La Premier League ha ricevuto “assicurazioni legalmente rilevanti” sul fatto che la famiglia reale saudita non controllerà il Newcastle. Ma restano le parole di Khalid Aljabri. “Il tifoso di una squadra di Premier League non può guardare una partita di Premier League perché è tenuto in ostaggio sotto l’autorità di un uomo coinvolto nella proprietà di un club di Premier League. Non dovrebbe essere consentito”.
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