Roma, i Friedkin tra calcio e cinema. I giallorossi pronti a sbaragliare il mercato anche grazie ai film del Friedkin Group: i titoli.
Roma, terra di sport e cinema, ma anche musica e turismo. Centro nevralgico di conquiste, novità e successi: Città Eterna in grado di incantare e sorprendere chiunque, nel bene e nel male. Cominciano a capirlo i Friedkin che hanno preso la Roma e adesso vogliono raccogliere i frutti.
La squadra giallorossa, però, non è un semplice investimento: chi arriva all’ombra del Colosseo raccoglie un’eredità pesante che racchiude anni di storia, per molti più di una semplice cultura sportiva. Quasi una ragione di vita. Sbugiardata in un passato non troppo lontano dai Pallotta che, alle promesse, non hanno saputo rispondere con i fatti: unico riconoscimento una semifinale di Champions arrivata nell’incredulità e nel giubilo generale, poi più nulla.
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Se non passi indietro e illusioni. Partono da qui i Friedkin che, dopo aver illuso per mestiere, devono dare certezze. Loro vengono dal cinema, dove le illusioni sono spesso fonte di guadagno e consensi. Proprio con quelle si faranno investimenti importanti (anche) nel progetto Roma. Nello specifico, loro hanno una società di produzioni che ha le mani in pasta nella settima arte.
Il The Friedkin Group è un consorzio di aziende automobilistiche entrato a far parte anche del cinema internazionale: proprio come la Lotus Production, l’approdo in sala è stato consequenziale. Patrimonio da investire e il cinema sembra essere un bene con domanda e offerta crescenti, nonostante la pandemia.
Tante e differenti sono le opere a marchio Friedkin che equivalgono a introiti importanti da reinvestire nella squadra: la proprietà giallorossa per loro è un fiore all’occhiello, ma i petali non sempre sono di egual natura. Le fonti di guadagno sono articolate in un sistema complesso che annovera persino le criptovalute: universo in espansione ma ancora inesplorato nella maggior parte dei casi.
Successi come quello incassato con Dunkirk – opera di Nolan che nel 2017 ha meravigliato chiunque – sono la testimonianza che il cinema resta un grande distributore, oltre che fonte di guadagno, in grado di garantire entrate sicure e pubblicità su larga scala. Palcoscenici come quello di Roma e Venezia, che fanno del cinema un volano, sono occasioni importanti per ampliare un brand già solido: gli ultimi titoli rilevanti, in casa Friedkin, sono senz’altro The Bay of Silence e The Mauritanian. Il riscontro di queste opere è parte del successo societario che aiuta, necessariamente, anche la Roma. Giallorossi da Oscar.
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