La sconfitta contro il Sassuolo mette sotto i riflettori Max Allegri che incassa ancora una critica da Lele Adani per il rendimento della sua Juve
La Juve è di nuovo sotto accusa. La sconfitta contro il Sassuolo evidenzia le difficoltà della squadra e del tecnico Massimiliano Allegri. Nelle prime dieci giornate, ha infatti fatto peggio di Andrea Pirlo nella scorsa stagione.
La rabbia di Pavel Nedved in tribuna dopo la partita è un segnale chiaro, ma è soprattutto l’atteggiamento in campo della squadra a suscitare perplessità. Da questo punto di vista, l’allenatore ha parlato chiaramente, dopo la sconfitta interna, di squadra nevrotica e disordinata. “Siamo stati dei polli” ha ammesso.
Pungente il commento a Novantesimo minuto di Lele Adani, che certo non è mai stato tenero con Allegri al quale comunque aveva riservato significativi elogi in occasione del Derby d’Italia contro l’Inter.
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Juve, la nuova critica di Adani contro Allegri
L’ex difensore, passato in estate da Sky a Rai Sport, ha sottolineato gli effetti del passaggio da Sarri a Pirlo e poi la decisione di richiamare Allegri. “Con Sarri la Juve aveva interrotto con un passato che aveva portato gloria, perché Allegri aveva vinto cinque scudetti e non glieli toglie nessuno. Nel tornare indietro, la Juve avrebbe dovuto almeno cambiare la mentalità. Ecco, per me la Juve non perde perché manca un campione come Cristiano Ronaldo. La Juve non vince perché manca la mentalità giusta“.
Analizzando le prestazioni, prosegue, la Juve di Allegri “vive sempre sul bilico di un gol fatto e uno subito. La Juve vive nel concetto che vuole togliere agli avversari, ma per me questo non è più il modo giusto di fare calcio. Vi faccio una domanda: i giocatori di adesso sono contenti di giocare nella Juve?”. Il tempo darà la risposta definitiva.