Luciano Spalletti presenta la sfida Roma-Napoli in conferenza stampa: le parole dell’allenatore azzurro.
Otto vittorie consecutive non bastano. Luciano Spalletti vuole continuare a sognare con il suo Napoli, alla ricerca di una nuova vittoria contro la sua ex Roma. Non è affatto una partita semplice per l’allenatore azzurro, che dovrà affrontare uno stadio ora nemico nei suoi confronti per via della vicenda Totti, della quale si è parlato talmente tanto da scriverci uno sceneggiato.
Nella sala stampa di Castel Volturno, il tecnico del Napoli ha parlato dello scudetto e del big match contro i giallorossi: “Domani è uno scontro diretto contro un coinquilino del condominio più ambizioso di Italia. Questo condominio qui resterà per tutto l’anno: sono convinto che restiamo tutte e sette squadre favorite dall’inizio a combattere per un posto in Champions League. Del resto poi se ne parlerà strada facendo“.
Emozioni sul ritorno a Roma: “Sono anni che faccio questo mestiere. Per essere felice ho bisogno di passaggi importanti, di piazze da umori forti. Da questo punto di vista Roma-Napoli è la partita della mia vita e della mia carriera. Non sarà mai una partita contro il mio nemico. Sfida tra due parti di me. Non devo sconfiggere nessun passato domani, ma c’è una gara importante per il futuro del Napoli. Perciò dobbiamo vincere – Poi la frase ad effetto sul suo passato – Domani sarò tutto del Napoli, ma la Roma non sarà mai nemica“.
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Senza dubbio, la sfida tra il tecnico partenopeo e quello giallorosso accende il big match dell’Olimpico. Alla domanda su quale sarà la difficoltà maggiore da affrontare per il suo Napoli, Luciano Spalletti risponde: “La Roma può stare davanti a chiunque. E’ una squadra forte, Mourinho è fortissimo. E’ un allenatore che migliora la qualità dei campionati. Ho sempre guardato cosa fanno i tecnici più bravi di me: Mou è uno di questi“.
Sul confronto con Mourinho: “Questa è una partita che azzera tutto. In questo momento, per significati diversi, è un match che può dare la svolta ad entrambe le squadre. Bisogna essere bravi ad arrivarci al top e proporre il meglio per la squadra“.
Sul cambiamento del carattere negli ultimi anni: “Dicevano che ero nervoso? Io non ero nervoso: avevo mie simpatie selettive. Sono più feroce di voi nelle critiche a me stesso – dice il mister del Napoli rivolto alla sala stampa – Poi se toccate la squadra: si ride“.
Sui fischi che potrebbero arrivare dagli spalti dell’Olimpico: “Non merito quei fischi. So quanta passione e quanto amore, quanta ossessione ho dato alla Roma e messo per la Roma. Se riceverò i fischi, sarà facile sopportare, poi mi farò consolare dai ricordi degli applausi delle magnifiche partite che abbiamo vinto con calciatori spettacolari. Abbiamo portato a casa grandi risultati che hanno fatto la storia del club“.
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