La nuova proprietà saudita del Newcastle continua a preoccupare la Premier League che ha deciso di prendere una contromisura destinata a far discutere
La Premier League mette all’angolo il Newcastle. La nuova proprietà del club, sovrano dell’Arabia Saudita. Si tratta del Public Investment Fund, il PIF accostato anche all’Inter dopo le voci sempre più insistenti di una possibile cessione da parte di Zhang e del gruppo Suning.
Il PIF è un fondo di investimento pubblico di proprietà del governo saudita. Il presidente è il principe Mohammed Bin Salman, accusato dall’intelligence USA di aver autorizzato l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
La lega inglese non ha certo preso bene lo sbarco dei sauditi, già in un primo tempo impedito, nel campionato più ricco d’Europa. La risposta non si è fatta attendere.
Leggi anche – Premier League, un calciatore si confessa: “Sono omosessuale ma…”
Premier League, la decisione contro il Newcastle
𝙈𝙖𝙜𝙣𝙞𝙛𝙞𝙘𝙚𝙣𝙩.
Thank you for your incredible support at St. James’ Park yesterday.
⚫️⚪️ pic.twitter.com/PeN8U5JUWZ
— Newcastle United FC (@NUFC) October 18, 2021
I club della Premier League hanno infatti votato in massa per il blocco di un mese ad ogni accordo commerciale o di sponsorizzazione con brand riconducibili al fondo che detiene l’80% dei Magpies.
Una decisione di fatto senza precedenti, che ha visto favorevoli 18 club su 20. Naturale l’opposizione del Newcastle stesso, comprensibile l’astensione del Manchester City di proprietà del City Football Group, controllato dal fondo sovrano degli Emirati Arabi, l’ Abu Dhabi United Group.
La questione riguarda le regole interne di fair play finanziario condivise dai club della Premier League. In base a queste norme, le società devono registrare perdite triennali massime di 105 milioni di sterline.
Le 18 società che hanno votato per questa misura temono che il Newcastle possa mettere in atto accordi artificiosi e spendere così più del consentito sul mercato. Ad esempio, i Magpies avrebbero potuto, questo uno dei timori confessati da un dirigente rimasto anonimi a Sky in Inghilterra, cedere i naming rights dello stadio per 100 milioni o più a una compagnia saudita legata alla proprietà. E a quel punto usare i soldi per rinforzare la squadra a gennaio aggirando le regole sul fair-play finanziario.