Rafael Leao è uno dei protagonisti attesi della sfida Porto-Milan che sarà decisiva per i rossoneri. Ai portoghesi segnò un gol da primato
Rafael Leao ha trovato quest’anno la continuità a lungo inseguita. Ha segnato quattro gol, compresa la rete contro l’Atletico Madrid in Champions. Per questo cambiamento il centravanti del Milan ha ringraziato Pioli e i compagni nella conferenza stampa della vigilia.
“Il Milan vuole arrivare lontano, martedì c’è un’opportunità. Siamo una squadra giovane ma con la mentalità giusta” ha detto Leao, motivato a fare il massimo in Champions League. “Sognavo di giocarci da bambino, sentire l’inno è una grande emozione” ha detto.
La sfida contro il Porto, ha aggiunto, “è come una finale. Loro hanno grandi qualità e un ottimo allenatore. Sarà una bella sfida“. Sarà un po’ come un derby, per Sergio Conceiçao, l’ex ala dell’Inter oggi sulla panchina dei Dragoni.
Sarà una sfida speciale anche per il centravanti rossonero. Leao si è affermato nello Sporting Lisbona e nel Classico del calcio portoghese ha segnato un gol da record impossibile da dimenticare.
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Dobbiamo tornare al 2 marzo 2018. Leao, che aveva 17 anni, entrò a fine primo tempo e dopo un minuto realizzò la rete del provvisorio 1-1. Nelle immagini di quel giorno si intuiscono già i punti di forza dell’attaccante che va a ricevere un passaggio filtrante scattando fra due difensori avversari e calcia in corsa di prima intenzione. La palla scorre tra le gambe di Casillas, portiere del Porto, e si infila in rete.
Leao diventò così il più giovane marcatore dello Sporting Lisbona nelle sfide contro il Porto. Non avrebbe più segnato nella Primeira Liga portoghese. La rete di Leao non sarebbe servita allo Sporting, sconfitto 2-1.
La partita è ricordata anche per il finale decisamente insolito che ha per protagonisti l’ex terzino del Real Madrid Fabio Coentrao e due barellieri che gli nascondono il pallone per ritardare l’esecuzione di una rimessa laterale. Coentrao, allora allo Sporting, spinge uno dei due addetti e da quel momento si scatena una rissa che l’arbitro contiene con difficoltà.
Placati gli animi il VAR consente di rivedere tutto così l’arbitro decide di non espellere il giocatore ma finisce per allontanare i barellieri.
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