Allegri e Mourinho si sono incrociati in campionato solo per due stagioni. Il portoghese torna all’Allianz Stadium dopo tre anni
Juve-Roma sarà soprattutto il primo confronto fra Allegri e Mourinho allo Stadium dall’ultima trasferta del Manchester United dello Special One a Torino. Due allenatori con una visione di gioco non così diversa, sotto la superficie. Non lo era prima del loro ritorno in Serie A, non lo è adesso.
La Juve, tornata a mostrare un’immagine di granitica compattezza contro il Chelsea campione d’Europa, ha reso meno della Roma. I giallorossi, a parità di tiri in porta, hanno segnato cinque gol in più e giocato una trentina di palloni in più nell’area avversaria in Serie A. Ma lo Special One, tacciato in passato di essere fin troppo difensivista, non si è convertito in un seguace del calcio olandese.
Si adatta, questo sì, al suo pubblico e alle caratteristiche dei giocatori. La sua Roma, rispetto all’Inter del Triplete, ma anche al Manchester United o al Tottenham allenati con meno successo dallo Special One, ha meno forza muscolare e molta più creatività. La Roma è una squadra da corsa, veloce, creativa, offensiva. Se hai a disposizione Zaniolo e Pellegrini, Veretout e Abraham, meglio sfruttarli in modo da farli rendere al meglio.
Dal punto di vista tattico, la sfida contro la Juventus sarà un banco di prova per i giallorossi che contro la Lazio e il Sassuolo hanno mostrato qualche limite di equilibrio in fase di copertura. E la Juve, con un centrocampo muscolare e un disintegratore di difese come Chiesa, può esacerbare i punti deboli della squadra.
Allegri e Mourinho guardano al presente e programmano il futuro. Già si ragiona delle prossime mosse di mercato. Ai bianconeri piace Aurelien Tchouameni, allo Special One lo svizzero Zakaria.
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Juve-Roma, la rivalità Allegri-Mourinho
In campionato, Allegri e Mou si sono incrociati solo per due stagioni, tra il 2008 e il 2010. La prima stagione si chiude con il toscano che riceve il premio Panchina d’Oro ma lo Special One non la prende bene. “Ho vinto il premio dato dai giocatori e sono contento. Aver avuto 6-7 preferenze dagli allenatori è la sorpresa positiva” dice. “Ci vuole molto più di questo per farmi perdere la pazienza” risponde Allegri.
Negli anni successivi il tecnico italiano lo attacca ancora. “E’ arrogante ma nasconde insicurezze” dice. O ancora: “Ogni tanto è patetico e banale”.
L’ultima volta di Mourinho allo Juventus Stadium, però, ha poco di patetico, e certamente nulla di banale. A novembre del 2018, in Champions League, il suo Manchester United vince 2-1 a Torino contro la Juve. Il pubblico lo fischia per 90 minuti e al fischio finale lo Special One si porta la mano all’orecchio rivolto verso le tribune. Il rumore dei nemici vuole sentirlo tutto, sempre più forte. Poi se ne scuserà, “a freddo non lo rifarei” dice. E chissà che sarà, domani. Chissà dove metterà le mani.