Boniek è un fiume in piena e non fa sconti quando deve difendersi da scelte a suo dire inadeguate: l’attacco è contro una persona in particolare della Juve.
L’esperto di calcio ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero per parlare dei suoi trascorsi da doppio ex in casa Roma e Juve. Un passato da calciatore dopo il quale ha sempre professato la propria preferenza per i colori giallorossi, ma questa volta l’attacco non riguarda la squadra.
Ci sono dei motivi ben precisi che Boniek avrebbe tenuto a chiarire. Si tratta di aspetti che hanno a che fare in parte con il calcio, ma che per l’ex giocatore non sarebbero da sottovalutare per nessuna ragione al mondo, anzi.
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Boniek attacca la Juve, i motivi
L’uomo attacca senza mezzi termini Andrea Agnelli dopo la richiesta di una parte della tifoseria di togliere la stella con il nome di Boniek. La simpatia per la Roma sarebbe all’origine di tutto. “Il fatto di avermi tolto la stella dallo stadio è stata una mossa del presidente Andrea Agnelli per venire incontro a quella frangia di tifosi che gli creava problemi”, dichiara Boniek nel corso dell’intervista.
Da sempre appassionato della Roma, Boniek è passato all’attacco su diverse questioni e avrebbe criticato aspramente anche alcune vicende extra calcistiche. Un chiaro riferimento velato sarebbe stato fatto anche per la questione spinosa di Calciopoli. “Non ho mai offeso nessuno al di là di sostenere che una società importante come quella bianconera non aveva bisogno di dirigenti che l’aiutassero a vincere le partite fuori dal campo”, ha commentato duramente a Il Messaggero. Parole forti che suonano come una grave accusa per Andrea Agnelli, attuale presidente della Juventus, in riferimento ovviamente alla stella tolta dallo Stadium.