Juve, scoppia il caso Rabiot: il discusso retroscena sulla positività al Covid

Alla Juve scoppia il caso Adrien Rabiot, risultato positivo al Covid nel ritiro della Francia: il retroscena che irrita società e tifosi.

Rabiot Covid Vaccino
Adrien Rabiot, centrocampista della Juve (Getty Images)

Nonostante i netti miglioramenti degli ultimi mesi, il calcio deve ancora fare i conti con il Covid. Il numero dei contagi è decisamente inferiore, come nel resto del mondo, ma le squadre rischiano ancora di perdere giocatori. L’ultimo esempio riguarda Adrien Rabiot, risultato positivo nel ritiro della Francia dopo essere sceso in campo nella semifinale di Nations League col Belgio.

Il centrocampista della Juve è stato sottoposto alla quarantena da sabato scorso, saltando la finale di San Siro contro la Spagna. L’ex PSG però dovrà restare in isolamento almeno per una settimana (fino al 19 ottobre) e quindi non sarà a disposizione nemmeno per il big match di domenica sera con la Roma. Una brutta perdita per Massimiliano Allegri che ha subito riposto molto fiducia sul giocatore, sempre titolare quando convocato.

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Rabiot nella bufera: la posizione sul vaccino anti-Covid

Rabiot Covid Vaccino
Adrien Rabiot, nuovi retroscena sulla positività al Covid (Getty Images)

Il caso di Adrien Rabiot ha fatto interrogare i tifosi bianconeri su come sia possibile che un calciatore possa ancora contrarre il Covid-19. Il vaccino è in circolazione da diverso tempo e, nonostante non sia una protezione totalmente sicura, riduce sensibilmente la possibilità di contagio. E’ proprio questo il punto che rende controversa la vicenda del centrocampista.

Secondo alcune indiscrezioni arrivate dalla Francia, poi riprese anche dal quotidiano “La Repubblica”, il classe ’95 non vuole vaccinarsi. Il suo continuo rifiuto cambia i contorni di questa storia e sicuramente la sua posizione non avrà fatto piacere alla società. La Juve però non può farci nulla perché in Serie A, al contrario della Premier League, i giocatori hanno totale liberà di scelta e non sono obbligati a farlo.

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