Boris 4, Paolo Calabresi – impegnato a girare le riprese della quarta stagione della serie – racconta un particolare aneddoto sulla Roma.
“Quando posso, io mi travesto. Mi piace vedere l’effetto che fa, sono un attore e resto un po’ schiavo di questi meccanismi. Solitamente mi piace impersonare qualcuno e il mio mestiere permette di fare proprio questo. Lo faccio anche nel tempo libero, mettendo a punto maschere e trasformazioni”, così Paolo Calabresi – celebre attore italiano alle prese con la quarta serie di Boris – raccontava qualche anno fa a Vanity Fair questa sua tendenza.
L’interprete è rapito dal fascino del travestimento, al punto che questa sua passione gli ha dato qualche grattacapo. L’ex inviato de “Le Iene”, infatti, è passato alle cronache per alcune sue candid organizzate in vari stadi internazionali: l’attore si è finto Nicolas Cage per qualche tempo. Precisamente quanto bastava per vedere in tribuna d’onore la propria squadra del cuore: la Roma. Accolto come una star.
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Cosa che potrebbe fare anche essendo sé stesso, ma il bello – dice lui – è proprio mettersi alla prova in quest’altro modo. Correva l’anno 2000 e Calabresi, vestito da Cage, con tanto di trucco e accorgimenti vari, ha confuso Galliani e soci che – nel corso dell’evento sportivo, un Milan-Roma – non hanno risparmiato lusinghe e apprezzamenti di vario genere. Con tutti i privilegi del caso. Quando la notizia uscì sui giornali, ci fu grande parapiglia. Segno che Calabresi aveva colpito nel segno.
Espediente fortunato non si cambia, allora Calabresi che, come detto, senza travestirsi non ci può stare, alza il tiro. La Roma sì, ma al Bernabeu: l’anno è il 2008 e l’attore d’accordo con “Le Iene”, stavolta, travestito ci va in maniera determinata. Nel senso che la redazione del programma ha documentato la sua traversata. Spedizione fortunata perchè la Roma vinse per due reti a uno contro il Real Madrid con gol di Taddei e Vucinic.
Marcatori a parte, il gol più bello l’ha segnato lui. L’attore aveva con sé soltanto un paio di calzini giallorossi, per il resto era completamente camuffato dal noto attore americano: Florentino Perez gli aprì la tribuna d’onore del Bernabeu senza problemi, cadendo in pieno nella trappola. A scoprire tutto per primo fu Francesco Totti, che mantenne il segreto, una volta compreso l’inganno in zona mista.
Le risate si sprecarono. Paolo Calabresi, poi, allo stadio Olimpico tornò in abiti civili. Anche per rispetto alla carriera del figlio che ha deciso di intraprendere il sentiero del calciatore. Le “perle” dell’interprete, però, rimasero negli annali: al punto che Daniele De Rossi si ispirò a lui qualche anno fa per vedere un Derby indisturbato in Curva Sud. La normalità, spesso, è accettare di essere diversi. L’importante è avere stile.
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