Yeremi Pino ha debuttato con la maglia della Spagna a 18 anni e 351 giorni. Carriera e curiosità del gioiello del Villarreal
A 18 anni e 351 giorni, Yeremi Pino ha debuttato con la nazionale maggiore della Spagna. Insieme a Gavi, l’attaccante esterno del Villarreal ha rappresentato la grande sorpresa nelle convocazioni del ct Luis Enrique per la fase finale della Nations League. Ma a giudicare dalla semifinale contro l’Italia, e dalla tranquillità con cui ha interpretato la partita, il suo posto in prima squadra non è affatto un caso.
Yeremi Pino si è già guadagnato la fiducia di Unai Emery al Villarreal. Con il Sottomarino Giallo ha giocato 38 partite e segnato sette gol. La testata spagnola El Confidencial racconta che a due, tre anni già giocava a pallone con il papà nella piazza della Feria, un barrio nella parte alta di Las Palmas de Gran Canaria, dove sono cresciuti altri due calciatori: Jesé e Jonathan Viera.
Fino a 12 anni, ha giocato con l’Huracan, la squadra del quartiere, con i ragazzi di un anno più grandi di lui. Poi è entrato nelle giovanili del Las Palmas e a 14 anni è passato al Villarreal.
Leggi anche – DIRETTA Italia-Spagna: Pellegrini riapre il match! Accorciate le distanze
Yeremi Pino tra FIFA e Arrow
2 – Esta es la primera vez que #España #ESP 🇪🇸 marca dos goles contra #Italia #ITA 🇮🇹 en territorio italiano desde noviembre de 1998 en un amistoso (2-2). Hito. pic.twitter.com/tRXEu5fxxy
— OptaJose (@OptaJose) October 6, 2021
Anche il Barcellona si era interessato a lui. Ma il Villarreal ha puntato forte sul suo talento, e poi in squadra è entrato anche il suo migliore amico. Una mossa decisiva per fargli superare la difficoltà di lasciare la famiglia.
Suo padre, infatti, lo racconta come un ragazzo che passa molto tempo a casa. Esce poco, a parte gli allenamenti. Nel tempo libero si diverte a giocare alla Play Station, soprattutto a FIFA.
Amante della serie Arrow, è la freccia nuova a disposizione del ct Luis Enrique. Veloce nell’uno contro uno, capace di giocare anche da trequartista, ha scatenato paragoni con Arjen Robben e con Ferrán Torres, autore della doppietta che ha aperto la sfida di Nations League contro l’Italia.
Anche a San Siro ha fatto emergere le sue brillanti capacità sviluppate con il calcio da strada, un patrimonio che si sta ormai perdendo.