Pierluigi Casiraghi, storico ex di Juventus, Lazio e Chelsea, intervistato in esclusiva da CalcioToday, in occasione del recente evento organizzato per celebrare la partnership siglata da Le Coq Sportif e City Padel Milano. L’ex attaccante parla di Scudetto, Ibra, successi italiani e razzismo.
Pierluigi Casiraghi, che bilancio possiamo fare dopo sette giornate di campionato?
“Quest’anno ci sono tante squadre che ambiscono a vincere lo scudetto. Non c’è soltanto la Juve, non c’è soltanto l’Inter, c’è ancora il Milan, c’è il Napoli che è una graditissima sorpresa. Ci sono poi dopo le romane e l’Atalanta: è questo il gruppo di squadre dalle quali uscirà la vincente. Però mi sembra che la differenza tra tutte queste squadre sia minima quest’anno e quindi il campionato sarà secondo me equilibrato e avvincente. Anche la Juventus potrà rientrare secondo me prima o poi e se ne riparlerà più avanti, verso la primavera: come sempre, sarà una bella lotta e lì si vedrà chi è il più forte”.
Al ritorno in campo dopo le nazionali ci sono due grandi sfide, Lazio – Inter e Juventus – Roma. Che partite ti aspetti?
“Queste sono le partite che un po’ indirizzano il campionato, perché da una parte l’Inter nonostante il cambio di allenatore, nonostante il fatto che non ci sia più Lukaku, ha cambiato poco a livello tattico. Ha preso Dzeko al posto di Lukaku, uno che è capace di giocare con la squadra. Hanno poi qualità in mezzo al campo, e quindi secondo me è un po’ la squadra favorita rispetto alle altre. Dall’altra parte Juve – Roma, classica che vedrà Mourinho giocare contro la Juve dopo parecchio tempo. E’ una partita importante per la Juve perchè potrebbe comunque avvicinarsi ancora di più alle altre”.
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Ibrahimovic, maestro di forza mentale: parla Pierluigi Casiraghi
E’ inevitabile con te parlare di grandi attaccanti: un grande attaccante pochi giorni fa ha compiuto 40 anni. Grande festa, sto parlando ovviamente di Ibrahimovic. Che effetto ti fa vederlo ancora in campo, Gigi?
“Se c’è ancora vuol dire che è proprio forte! Nel senso che ha una caratteristica, la forza mentale, che lo contraddistingue rispetto a tanti altri campioni. Pur avendo avuto pure tanti infortuni comunque riesce ancora a sopportare fisicamente un campionato difficile come quello della Serie A… Finché si diverte potrà giocare perché ha delle qualità tecniche e di personalità che non ha nessuno”.
Parlando in maniera generica di sport questo è un 2021 che per noi è stato indimenticabile. Ti aspettavi tutti questi successi azzurri, dal calcio agli altri sport?
“Nessuno se lo poteva aspettare. Forse una sola di tutte queste vittorie, ma tutte quante insieme nessuno poteva immaginarle. Già all’Europeo ci credevano in pochi, alle Olimpiadi abbiamo vinto delle medaglie in sport che non sono mai stati “italiani”: ci sono state delle grandissime sorprese. Abbiamo vinto adesso l’europeo di pallavolo maschile e femminile, abbiamo vinto la Parigi – Roubaix, abbiamo veramente spaziato su tutti gli sport, sia di squadra che singoli. E’ il nostro anno e forse il fatto che l’Italia sia una delle nazioni che ha sofferto di più nel 2020, non so, forse le vittorie sportive ci ripagano un po’ di tutte le sofferenze che abbiamo avuto e che hanno avuto la maggior parte delle persone”.
Negli ultimi giorni si è parlato molto di razzismo: tu hai smesso già da un pò, però anche quando giocavi tu c’erano troppi episodi di questo genere. E’ possibile che non si riesca a trovare una soluzione?
“Secondo me lo sport può dare una mano sicuramente, perché comunque lo sport è inclusione. Tutto lo sport, sia quello di base e giovanile che quello professionistico fa di tutto perché sia così. E’ chiaro che l’altro aspetto, quello dell’educazione, del rispetto e dell’inclusione di tutti quanti derivi dall’educazione che uno riceve in famiglia e dalla scuola. Si deve partire anche da li, non soltanto dallo sport, che deve fare la sua parte importante e la fa, però ci sono anche altre componenti che devono intervenire per insegnare ai giovani. Lo sport devo dire che lo sta facendo da tanti anni e lo sta facendo anche bene”.