Roma, dopo Pellegrini, un altro senatore della squadra è pronto a rinnovare. Il progetto dei Friedkin riparte dagli uomini chiave.
Pellegrini trascina la Roma. Non solo con i suoi gol, il capitano giallorosso conduce la squadra verso una nuova era. Periodo che i giallorossi sfrutteranno per tornare vincenti, la mentalità già sta cambiando: un quarto posto in classifica che dice molto sulle ambizioni di Mourinho e compagni.
I Friedkin e Tiago Pinto vogliono una squadra competitiva prima ancora che vincente: status che si raggiunge soltanto tenendo in rosa i leader del progetto. Primo passo, rinnovare il contratto al mediano giallorosso: il capitano ha rinnovato fino al 2026. Contratto che sa di promessa eterna, lo scatto ulteriore che serviva – anche nello spogliatoio – a far capire che non si scherza più.
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Roma, non solo Pellegrini: un altro leader vuole il rinnovo
Fanno sul serio, come hanno dimostrato fino ad ora, anche gli altri senatori che vogliono contribuire alla crescita della Roma. L’ambiente è quello giusto, le basi solide ci sono: mancano solo le firme sui prolungamenti di contratto. Poi il mosaico della Roma avrà ogni pedina ben salda. La prima, quella di Pellegrini, già è stabile. Ora tocca a un altro senatore – nonostante la sua giovane età – che i gradi se li è guadagnati sul campo: difensore, colonna portante di un reparto e riferimento nello spogliatoio. In una parola: Gianluca Mancini.
Il profilo giusto da cui ripartire con i rinnovi, l’ex Atalanta ha un contratto in essere che scade nel 2024. La Roma vuole portarlo sino al 2026, con relativo aumento d’ingaggio rispetto ai 2 milioni attualmente percepiti. La società giallorossa ha capito che si può fidare del ragazzo di Pontedera. Lui a Trigoria ci sta benissimo, basta guardare la grinta con cui scende in campo. Certi stati d’animo non hanno prezzo, ma si valorizzano con attestati di stima. La Roma vede di non farglieli mancare mai. Pellegrini docet. Allora non resta che aspettare l’assenso degli altri, Mancini è solo il primo della lista. La testuggine di Mourinho inizia a compattarsi.