Spezia-Thiago Motta, prove di divorzio. La società spezzina valuta l’esonero del tecnico: diverse le alternative al vaglio. La situazione.
Penultimo posto in classifica, qualche rimpianto e tanta fatica. Lo Spezia di Thiago Motta non ingrana e la società sta già pensando a come risolvere questa situazione: uno stallo che non piace a nessuno, a sconvolgere non sono i risultati – da una neo promossa ci si aspetta cautela – ma l’atteggiamento.
Il 4-0 subìto contro il Verona non è piaciuto ai dirigenti proprio perchè arrivato contro una diretta concorrente: la salvezza resta un obiettivo. La posizione in classifica, ora, non aiuta. La società è ancora in tempo, volendo, per prendere provvedimenti: lanciare un segnale forte vorrebbe dire esonerare l’allenatore, ma non è l’unico colpevole. Come in tutte le cose. Ma il primo responsabile, sì. Allora occorre riflettere.
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Valutazioni che sarebbero già cominciate, nel quartier generale della società, già da Verona quando – dopo un acceso confronto negli spogliatoi – Thiago Motta è rimasto al suo posto. Senza esonero. Provvedimento che, però, potrebbe arrivare nei prossimi giorni, perchè lo Spezia si sta guardando intorno. Motta lo immagina, anzi se lo aspetta. I nomi per sostituirlo ci sarebbero, ma occorre valutare chi vorrebbe prendere in carico una situazione come quella spezzina.
Piacciono Maran, Nicola e Giampaolo. Tre tipi di allenatore che potrebbero fare al caso della società ligure, ma resta il nodo legato alla situazione della società: il mercato bloccato per le prossime quattro sessioni è un fattore che incide non poco, ma per qualcuno potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio.
Si vedano Giampaolo e Maran, entrambi potrebbero ripartire dopo diverse battute d’arresto. Discorso diverso, invece, per Nicola che ha leggermente più mercato. Lo Spezia lascerà passare ancora qualche giorno, poi deciderà il da farsi. Martedì c’è il primo allenamento con la squadra: Thiago Motta al timone, non si sa ancora per quanto.
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