La sconfitta nel derby ha fatto infuriare José Mourinho e la Roma decide di difendere i propri interessi di fronte ai presunti torti arbitrali
Non si placa l’ira della Roma e di José Mourinho dopo la sconfitta nel derby. Il portoghese ha avuto parole pesanti contro Guida, l’arbitro della sfida contro la Lazio, e contro Irrati che agiva da assistente al VAR.
Lo Special One aveva anche contestato l’ammonizione di Veretout dopo 17 minuti a Verona e la doppia ammonizione di Pellegrini contro l’Udinese. “E’ un’arbitro giovane, ha fatto una c***ta, la prossima volta andrà meglio” ha detto alla vigilia del derby nel tentativo di ammorbidire i toni della polemica. Ma i novanta minuti più sentiti della Capitale, e la sconfitta nella prima sfida contro la Lazio di Sarri, hanno fatto saltare il banco.
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Mourinho contro gli arbitri, la reazione della Roma
Il commento di José Mourinho al termine di #LazioRoma#ASRoma
— AS Roma (@OfficialASRoma) September 26, 2021
Gli episodi che hanno scatenato l’ira di Mourinho nel derby sono due: il rigore non assegnato a Zaniolo e la mancata espulsione di Lucas Leiva. Il primo è un episodio complesso. Ci sono infatti da valutare sia la posizione di Zaniolo, sia l’entità del contatto. In un labiale emerso attraverso le riprese della partita, Guida spiega ai giocatori della Roma che Zaniolo era in fuorigioco e che per lui comunque il contatto con Hysaj non era falloso.
In caso di fuorigioco, è evidente che il contatto sparisce dalla discussione. C’è poi l’ultimo aspetto, che ha aumentato la delusione e la frustrazione della Roma. L’arbitro infatti non ha fermato il gioco, nemmeno per far battere una punizione alla Lazio alla luce del fuorigioco. L’azione è ripartita e da lì è nato il 2-0 della Lazio.
La Roma, secondo quanto rivela il Corriere dello Sport, avrebbe deciso di assecondare la rabbia del suo allenatore e di farsi valere. Due le ipotesi al momento: un confronto con il designatore Rocchi o un dossier da inviare alla FIGC con le indicazioni degli episodi vissuti come torti.