Milan-Venezia, rossoneri da record. Nessuno come loro in questa Serie A, i Diavoli nell’impegno casalingo raggiungono il primo “traguardo”.
Il Milan di Pioli vuole cercare di imporsi nella Serie A, ma più che altro vuole imporre una nuova filosofia di gioco e di calcio, basata sulla qualità anziché sulla quantità. Mantra già intrapreso sul mercato con acquisti mirati e in prospettiva: la Carta d’Identità diventa fondamentale. Rossoneri a trazione verde, la gioventù come valore aggiunto. Niente più Milan fatto di glorie e nomi altisonanti, almeno non solo.
Anche e soprattutto pedine spendibili e migliorabili in un organico votato alla crescita: Pioli ci crede e mette in pratica i propositi di una società che vuole tornare a fare la storia del calcio, ma a modo proprio. Rendere possibile e concreta quella “costruzione dal basso” di cui si parla tanto.
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Milan-Venezia, beata gioventù: Pioli sceglie le “nuove leve”
Allora, oltre al monte ingaggi, ad abbassarsi è anche l’età media. I rossoneri, infatti, contro il Venezia vanno in campo con la formazione più giovane della Serie A: 24 anni e 166 giorni l’età della rosa in campo. Bel ridimensionamento se si pensa alla politica societaria del recente passato. Maldini e Massara, Direttore Tecnico e Direttore Sportivo, hanno le idee chiare e Pioli mette in pratica i dettami di un percorso preciso: iter fatto di vittorie, ma soprattutto di costruzione.
Così partite come quella contro il Venezia non diventano passerelle per giocatori blasonati, ma occasioni per dimostrare che è possibile avere un calcio diverso: lontano dai soliti meccanismi e vicino al futuro. Rossoneri sono i colori del nuovo che avanza, senza dimenticare i trascorsi e una storia – quella sì – senza tempo.
24&166 – AC Milan’s starting XI against Venezia is the youngest fielded by a team in a Serie A match this season (24 years and 166 days). Refresh.#MilanVenezia
— OptaPaolo 🏆 (@OptaPaolo) September 22, 2021