Genoa, finisce l’era Preziosi: 600 milioni in 18 anni, tra gioie ed esoneri

I momenti che hanno segnato i diciotto anni della presidenza di Enrico Preziosi al Genoa, tra grandi investimenti, il ritorno in Europa, cessioni ed esoneri

Genoa, finisce l'era Preziosi: 600 milioni in 18 anni, gioie ed esoneri
Genoa, finisce l’era Preziosi: 600 milioni in 18 anni, gioie ed esoneri

Dopo oltre diciotto anni, Enrico Preziosi lascia il Genoa. La Gazzetta dello Sport ha rivelato che il presidente ha ceduto l’intero suo pacchetto azionario al fondo Usa 777 Partners, che già detiene il 6% del Siviglia.

Preziosi ha rilevato il club nel 2003, evitando il fallimento che appariva molto vicino. Ha subito investito 27 milioni del patrimonio personale, poi il figlio è andato a chiudere l’operazione al Tribunale di Treviso versando un ulteriore acconto.

Secondo imprenditore europeo nel settore dei giocattoli, Preziosi ha vissuto la più grande delusione nell’estate del 2005 per il tentativo di corruzione ai danni del Venezia, che ha annullato la promozione in Serie A e fatto ripartire il Genoa dalla Serie C. Davanti ai tifosi in Piazza della Vittoria, Preziosi riesce però a riconquistare i tifosi. “Non mollo”, grida.

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Preziosi, esoneri e contestazioni

Genoa, finisce l'era Preziosi: 600 milioni in 18 anni, gioie ed esoneri
Genoa, finisce l’era Preziosi: 600 milioni in 18 anni, gioie ed esoneri

In due anni, il Genoa torna dalla Serie C alla Serie A. Significativa la promozione dalla B, nel primo anno post-Calciopoli, in un campionato con Juventus e Napoli.

L’ascesa vive uno dei suoi punti più alti nella stagione 2008-09, con il quinto posto che vale l’Europa League. Ma a fine campionato, Preziosi vende Milito e Thiago Motta, i due pezzi più pregiati della rosa.

Seguono tornei deludenti, almeno fino al 2014-15 quando Gasperini riporta il Genoa in Europa. Ma all’orizzonte c’è un’altra, doppia, delusione. Il club non ottiene la licenza UEFA e in Europa League ci va la Sampdoria, settima e ripescata.

Terminata la prima decade di costante permanenza in Serie A, record nella storia del club, inizia un altro declino.

E’ sempre più chiaro che le plusvalenze sono lo strumento principale per salvare i bilanci. Le cessioni e gli esoneri degli allenatori si succedono a ritmo costante. E nelle ultime stagioni, il Genoa gravita nelle zone calde della classifica salvandosi proprio nel finale di campionato.

Dopo 600 milioni investiti in diciotto anni passati sulle montagne russe del calcio, Preziosi “l’inaffondabile” passa la mano. Inizia una nuova era, anche per la Serie A sempre più appetibile anche per gli investitori stranieri.

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