In casa Napoli cresce il malumore per alcune multe e anche diverse denunce dopo un incontro casalingo: i motivi dell’ammenda.
I tifosi sono rientrati allo stadio “Maradona” di Napoli dopo diverso tempo di assenza a causa proprio del periodo di pandemia. Con l’emergenza da Covid-19 sono state introdotte delle nuove misure anche all’interno degli stadi.
L’obiettivo è quello di frenare l’avanzata dei contagi, ma alcune ammende sarebbero state ampiamente criticate dai tifosi: i motivi e il disappunto del popolo azzurro. La notizia è stata riportata da la Repubblica.
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Napoli e multe a raffica ai tifosi dopo il match contro il Venezia
Proprio la questura di Napoli ha denunciato otto persone che avrebbero scavalcato le recinzioni, durante la gara Napoli-Venezia, passando dal settore inferiore della curva B a quello superiore. A loro carico sarebbe scattato il Daspo.
Negli altri casi ci sono invece 30 sanzioni amministrative. Alcuni tifosi avrebbero violato il regolamento imposto all’interno dello stadio. In primis, sempre secondo quanto riportato da la Repubblica, ai multati sarebbe stato contestato il non rispetto delle sedute a scacchiera, così come previsto in tempo di pandemia. A seguire, invece, alcuni non avrebbero indossato la mascherina di protezione durante la gara. Il regolamento interno vieta di cambiare i posti e di non togliere il dispositivo di protezione individuale.
Dall’altro lato ci sono invece i tifosi che, mediante la pagina “A tua difesa”, si sono invece lamentati di quanto accaduto. I supporter napoletani contestano la decisione di non poter scegliere i posti a sedere durante la fase d’acquisto dei tagliandi. “Secondo voi è giusto che mio nipote ha fatto due biglietti per lui e il suo bambino, son capitati uno ad est e l’altro ad ovest”, recita il commento di un tifoso.