Messi continua a far parlare di sé. Questa volta a svelare un retroscena sull’addio al Barcellona ci pensa Tebas.
L’addio del Barcellona di Messi pesa ancora molto sul club catalano e sui suoi tifosi. La fine di un rapporto glorioso durato 21 anni. Stagioni ricche di successi, e un connubio terminato del peggior modo possibile. Fino alla fine si è sperato ma non poi, con tanto dispiacere, l’asso argentino ha deciso di accettare l’offerta del PSG.
La fine di un rapporto meraviglioso avvenuto nella peggior maniera possibile. Il motivo di tutto? L’impossibilità del club di rinnovargli il contratto a causa dei debiti societari e del nuovo tetto salariale imposto dalla Lega spagnola. Solo con delle cessioni eccellenti sarebbe stato possibile ma con un mercato in fase di stallo, le possibilità si sono ridotte sempre di più con il passar del tempo.
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Messi e l’addio al Barcellona
Per settimane hanno attribuito la partenza di Messi a Tabas, presidente de La Liga Spagnola e della politica salariale. Proprio su questo argomento, il dirigente spagnolo ha voluto spiegare il tutto in un’intervista al quotidiano ‘Sport.es’. Una lunga chiacchierata che spiegherebbe il vero motivo per cui l’attaccante argentino è andato via.
“Messi non è andato via per una questione di soldi. Laporta – ha detto Tebas – aveva già l’accordo ed era tranquillo. Questo perché lui aveva da un mese accettato l’offerta del CVC. Poi nelle ultime 72 ore il Barcellona ha fatto dietrofront, complicando così tutti i suoi progetti tecnici e societari. Quello che non si è ancora capito è che il progetto CVC è un progetto globale per tutti i club della Liga e ne avrebbe beneficiato anche quello catalano non solo a livello di debito ma anche a livello di tetto salariale, con una prospettiva di medio termine“.