Samir Handanovic ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno scosso i tifosi dell’Inter: scopri cosa ha dichiarato il capitano nerazzurro
Samir Handanovic non ha iniziato la stagione nella maniera più convincente. Dopo aver fatto da spettatore nell’esordio contro il Genoa, il capitano nerazzurro ha regalato il momentaneo vantaggio al Verona nella seconda gara stagionale, facendo infuriare i tifosi.
Già nella scorsa stagione il portiere sloveno non è apparso sempre impeccabile e una parte dei sostenitori interisti ha chiesto a gran voce la sua cessione. E’ pur sempre vero, però, che nel corso dell’annata che ha portato allo Scudetto si è reso protagonista anche di una serie di interventi di livello.
Dopo la rivoluzione del calciomercato estivo, Handanovic ha quindi fatto il punto sulla sua Inter in un’intervista concessa ai colleghi di Tuttosport. Dalla fascia di capitano alle voci di mercato, il portiere ha scosso i tifosi nerazzurri.
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Handanovic stupisce i tifosi dell’Inter: le dichiarazioni del capitano nerazzurro
Auto definitosi il Charles Bukowski dei portieri per via della sua schiettezza e del non consumo di alcol e fumo, Handanovic ha subito parlato del ruolo di capitano. “Fascia e Scudetto sono i due mater. La laurea è stato il momento di transizione in questi anni”, ha detto il portiere.
“Diventare capitano mi ha reso più leggero, nonostante le responsabilità”, ha ammesso il serbo, che ha poi aggiunto: “Pesa parecchio perché ci ha reso parte di una pagina di storia di un club così glorioso”.
L’addio di Lukaku e Hakimi, il ruolo di Conte e le voci di mercato
Handanovic si è poi concentrato sugli addii di Lukaku e Hakimi, dando una scossa ai tifosi dell’Inter: “In questi anni abbiamo costruito una mentalità che non si scorda per l’addio di due calciatori. L’Inter ha vinto il triplete dopo l’addio di Ibra e la Lazio ha conquistato uno Scudetto dopo che Vieri se n’è andato”.
“Antonio Conte è da ringraziare”, ha poi dichiarato l’estremo difensore sloveno, “Sono stati due anni impegnativi ma mi ha colpito moltissimo la sua mentalità che ha portato nella squadra. Si emoziona quando parla alle sue squadre e sa sempre quando farlo”.
Infine sul possibile addio ha concluso: “Io sono quando sbaglio, a 37 anni non me lo deve spiegare nessuno, ma gli errori ti tengono vivo. Le voci su Onana? Fa parte del gioco e succede a tutti. Io sto ancora bene e vivo per il calcio, che è la mia passione”.
