Completato il prestito dell’esterno croato Josip Brekalo che passa dal Wolfsburg al Torino. Conosciamolo meglio
Il Torino, dopo gli attacchi di Juric al presidente Cairo per le politiche di austerity, sta rinforzando la rosa nelle ultime ore di calciomercato. Nel giro di poche ora, i granata hanno acquistato Praet, Zima e Josip Brekalo. L’esterno offensivo croato è un profilo particolarmente interessante, che nei primi anni in Bundesliga aveva generato paragoni con l’olandese Arjen Robben.
Affine anche a Taison, il brasiliano che ad aprile ha lasciato lo Shakhtar Donetsk dopo otto anni, Brekalo arriva dal Wolfsburg in prestito oneroso. Il Torino ha versato ai tedeschi un milione di euro. La cifra per il diritto di riscatto è già fissato a undici milioni.
Nato a Zagabria il 23 giugno 1988, Brekalo è esploso nella Dinamo Zagabria dove ha giocato dal 2006 al 2006. Arrivato in Bundesliga nel 2016, ha sempre giocato per il Wolfsburg salvo la stagione 2017-18, trascorsa in prestito allo Stoccarda.
Tre anni fa Brekalo ha contribuito a salvare il Wolfsburg con il gol nella gara d’andata dello spareggio retrocessione contro l’Holstein Kiel. Ha giocato complessivamente 116 partite e segnato 17 gol in Bundesliga.
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Josip Brekalo, ruolo e curiosità
Non è stato facile per lui ambientarsi in Germania, ha spiegato Bruno Labbadia che l’ha allenato al Wolfsburg, ma il suo potenziale è diventato subito chiaro a tutti. Secondo Slavko Petrovic, nello staff della Dinamo quando Brekalo era in squadra, sarebbe potuto anche diventare un grande sprinter se avesse deciso di continuare con l’atletica.
Invece ha preferito il calcio. E’ un destro naturale che, come sempre più di frequente nel calcio moderno, gioca sul fronte opposto. Partendo da sinistra, infatti, può spostarsi verso il centro, saltare l’uomo e tirare.
Utilizzato occasionalmente anche come trequartista, mantiene una media di 1,4 tiri e 1,3 passaggi chiave a partita. Il suo contributo offensivo si traduce anche in 26 passaggi e 0,9 lanci lunghi ogni 90 minuti. Può ancora migliorare dal punto di vista difensivo, ma il tempo è sicuramente dalla sua. E Juric ha dimostrato di poter valorizzare i giovani della sua rosa.