Milan-Cagliari, il gol di Tonali era irregolare: perché doveva essere annullato

Il Milan batte il Cagliari con il giallo: il vantaggio su punizione di Tonali era irregolare, il motivo per cui il gol andava annullato.

Tonali Gol Milan Cagliari
Sandro Tonali, centrocampista del Milan (Getty Images)

Il Milan ha travolto 4-1 il Cagliari nella seconda giornata di Serie A, continuando la striscia di vittorie. Un successo largo e meritato, ma c’è un episodio che ha scatenato le proteste giustificate della squadra di Semplici. E’ il vantaggio dei rossoneri, realizzato direttamente su punizione da Sandro Tonali. I giocatori ospiti avevano ragione a chiedere spiegazioni all’arbitro perché il gol andava effettivamente annullato.

Leggi anche -> Milan-Cagliari, gol di Brahim Diaz o Leao? La decisione della Lega

Milan-Cagliari, la punizione di Tonali diventa un giallo

Tonali Punizione Milan Cagliari
Sandro Tonali esulta dopo il gol segnato al Cagliari (Getty Images)

L’errore dell’arbitro non riguarda il fallo da cui è scaturito il calcio di punizione, ma la posizione irregolare della barriera. Secondo le nuove norme introdotte due anni fa dall’IFAB, i giocatori della squadra in attacco devono stare almeno a un metro di distanza dalla “barriera dei difendenti”. Una regola non rispettata da tre giocatori rossoneri, nello specifico Saelemaekers, Rafael Leao e Giroud che sono attaccati agli avversari e disturbano la visuale del portiere.

Per questo motivo, appena il pallone calciato da Tonali entra in porta, alcuni calciatori del Cagliari si fiondano nei pressi dell’arbitro Serra. Il direttore di gara avrebbe dovuto intervenire, annullando la rete e fischiando un calcio di punizione indiretto per i sardi.

L’unico dubbio riguarda la posizione di Joao Pedro, forse leggermente avanzato rispetto ai compagni e di conseguenza anche lui punibile. I tifosi rossoblù potrebbero recriminare sul mancato utilizzo del VAR, ma in questi casi non può intervenire perché la situazione non rientra nel protocollo e la scelta spetta solamente all’arbitro in campo.

Gestione cookie