Romain Faivre è uno degli obiettivi per la chiusura del calciomercato del Milan. Le caratteristiche del centrocampista offensivo del Brest
Il Milan potrebbe completare un ultimo colpo a sorpresa prima della fine del calciomercato. Cresce infatti l’interesse per Romain Faivre, esterno d’attacco capace di occupare diverse posizioni.
In patria lo paragonano ad Hatem Ben Arfa, anche se lo stesso Faivre ha ammesso all’Equipe di non essere al suyo stesso livello. “Siamo magari calciatori simili, ma lui è un genio” ha detto all’Equipe.
Il francese ha confessato anche di avere un debole per un campione che ha attraversato la storia del Milan. “Adoro anche Ronaldinho – ha aggiunto -, è lui che mi ha fatto amare il calcio. Io però ho solo il dribbling, mi piace saltare l’uomo, distribuire passaggi fra le linee. Ma devo ancora migliorare in tante cose, soprattutto in fase difensiva” ha spiegato.
Come gioca Romain Faivre
Dal punto di vista tattico, la capacità di saltare l’avversario in dribbling è sicuramente l’aspetto che spicca di più nel suo modo di stare in campo.
Faivre non è un gran finalizzatore, l’anno scorso ha segnato sei gol a fronte di 7,4 expected goals complessivi in Ligue 1 al Brest, ma è uno di quei jolly che possono fare la differenza creando opportunità per i compagni.
Faivre è un talento versatile, che ha giocato come centrocampista centrale e trequartista, ala destra e ala sinistra. In alcune occasioni, il tecnico Dall’Oglio l’ha fatto giocare anche come centravanti di movimento.
Tuttavia, la sua posizione preferita è quella di ala destra: parte largo e poi si accentra negli spazi di mezzo. Di fatto, gli piace ricevere palla piuttosto lontano dalla porta per poi accentrarsi o scattare palla al piede verso l’area di rigore. Qualità che lo rendono un profilo particolarmente interessante per una squadra come il Milan, che può contare su un possesso palla rapido e su elementi creativi come Brahim Diaz.
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Mlan, come gioca Romain Faivre
Secondo i dati Wyscout, nello scorso campionato ha completato una media di 4,01 scatti progressivi palla al piede (ovvero quelli che tolgono almeno un avversario tra sé e la porta). Tra le ali e i centrocampisti offensivi con almeno 800 minuti di presenza in campo, hanno fatto meglio solo Neymar, Kylian Mbappé, Hatem Ben Arfa, Moussa Doumbia, e Jérémy Doku.
Dal punto di vista della costruzione di gioco, Faivre garantisce l’84,6% di accuratezza nei passaggi. I numeri, però, vanno sempre interpretati. Il dato infatti si spiega anche con la sua predilezioni per passaggi a basso rischio e scambi stretti.
Quando può portare palla, Faivre permette alla squadra di risalire velocemente in campo. Inoltre, la sua sveltezza nel dribbling stretto e secco aumenta la dotazione di calci di punizione in favore delle sue squadre.
Non a caso, i numeri dicono che il 23enne Faivre è protagonista di azioni che portano al tiro 4,63 volte ogni novanta minuti. Un dato a cui si aggiunge la media, decisamente di più bassa, di 1.22 cross a partita. Da questi numeri emerge chiaramente come Faivre sia un’ala che interpreta il ruolo in maniera molto moderna, che porta palla e si accentra, non si limita a cercare il fondo e ad andare al cross. Anche se al Milan, avendo Ibra o Giroud in area, potrebbe dover tracciare più cross verso l’area.
Infine, come ha dichiarato anche in un’intervista all’Equipe, sta migliorando anche in termini di contributo difensivo. Generoso nei contrasti e nel pressing, il centrocampista del Brest si dimostra prezioso anche nella fase di recupero del pallone e non solo nella transizione dalla difesa all’attacco. Un elemento così può indubbiamente rappresentare un vantaggio per il Milan di Pioli.