Sir Alex Ferguson avrebbe avuto un ruolo decisivo nel ritorno di Cristiano Ronaldo al Manchester United. Ripercorriamo il loro legame speciale
Sir Alex Ferguson ha lasciato il Manchester United da sei anni. Ma il carisma dello scozzese, che ha plasmato la storia recente del club e ne ha definito l’identità, resta ancora forte. Quanto sia ancora intenso, i tifosi l’hanno capito attraverso le ricostruzioni di testate come The Athletic o il Manchester Evening News, secondo cui l’intervento di Ferguson sarebbe stato decisivo per il ritorno all’Old Trafford di Cristiano Ronaldo.
Il portoghese ha trascorso sei anni nel Manchester United di Ferguson, dal 2003 al 2009. In quel periodo, ha vinto quattro volte la Premier League, e ha conquistato la sua prima Champions League, oltre al primo dei suoi Palloni d’Oro.
“Sir Alex è stato come un secondo padre per me nello sport, una delle figure più importanti nella mia carriera” ha detto CR7 al momento di lasciare il Manchester United per il Real Madrid, “per lui avrò sempre grande affetto. Occuperà un posto speciale nel mio cuore“.
Negli anni, la forza di questo speciale legame non si è indebolita. Anzi. Nel 2016, dopo la finale degli Europei di Francia che il Portogallo ha vinto nonostante l’infortunio nel primo tempo, ad aspettare Cristiano Ronaldo dopo la consegna del trofeo c’era proprio Sir Alex.
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“Entrate duro su Cristiano Ronaldo”: l’invito di Sir Alex
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— Manchester United (@ManUtd) August 28, 2021
Lo scozzese, allenatore più vincente nella storia del calcio con 49 trofei in bacheca, ha voluto Cristiano Ronaldo allo United dopo averlo visto giocare in amichevole con lo Sporting Lisbona. Nei primi anni di CR7 da Red Devil, il tecnico ha scelto un metodo particolare per abituarlo alle durezze del calcio inglese. L’ha irrobustito, ma alla sua maniera.
Chiedeva infatti ai giocatori della vecchia guardia del Manchester United, come Rio Ferdinand o Roy Keane, di entrare duro su di lui. E ai componenti dello staff di chiudere un occhio quando subiva un fallo. Il metodo, per quanto inusuale, ha evidentemente funzionato.
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Ferguson a CR7: “La famiglia viene prima di tutto”
Il momento che salda il legame fra i due, e lo trasforma in un rapporto speciale, risale al 2005. Cristiano Ronaldo stava cercando di affermarsi come uno dei grandi talenti della Premier League e del calcio mondiale, ma suo Jose Dinis Aveiro era in ospedale a Londra, in coma per un improvviso peggioramento delle sue condizioni causato da una lunga dipendenza dall’alcool.
CR7, consapevole che la squadra aveva di fronte una serie di sfide decisive in campionato e in Champions League, va a parlare con l’allenatore. “Quello che sta succedendo non mi fa star bene – gli dice -. So che è un momento chiave, ma vorrei andare a vedere mio padre”.
“Cosa ti serve? Un giorno, due? Una settimana? Vai pure – gli risponde Sir Alex -. Certo ci mancherai, perché sei importante per noi, ma tuo padre ha la priorità”. In quel momento, ha spiegato il portoghese anni dopo, “ho capito che era una persona incredibile”.
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Gli ultimi omaggi
Nel 2008, CR7 ha stretto un accordo con Ramon Calderon, allora presidente del Real Madrid. In extremis, Ferguson ha provato ad offrire il portoghese al Barcellona perché il Real Madrid non gli piaceva poi tanto. Ma alla fine, ha accettato l’impegno preso da Cristiano Ronaldo.
Il rapporto fra i due ha continuato ad essere forte. Nel 2012, ad esempio, CR7 ha inviato un messaggio video per celebrare l’inaugurazione di una statua dedicata a Sir Alex Ferguson all’Old Trafford. “Penso che lo meriti al 100% per quello che abbiamo fatto con te” ha detto CR7, scusandosi perché impossibilitato a partecipare di persona alla cerimonia.
Anche l’anno successivo, ha voluto testimoniare con un video il suo affetto per il tecnico, premiato dalla BBC con lo speciale Sports Personality Diamond Award. “Sei stato il mio padre calcistico, un manager straordinario e una persona fantastica: il numero 1″ ha detto.
I segni d’affetto sono proseguiti nel tempo. Nel 2015, sul red carpet per la prima del documentario “Ronaldo”, Ferguson ha sfilato accanto al giocatore che aveva reso un campione.
Un maestro, come il portoghese ha scritto nel 2018 quando lo scozzese è stato operato d’urgenza per un’emorragia cerebrale. Ferguson si è ripreso, e Cristiano Ronaldo l’ha omaggiato quando si è ritrovato da avversario all’Old Trafford con la maglia della Juventus. “E’ bello rivederti in forma, sei stato un grande allenatore e un uomo meraviglioso, mi hai insegnato tanto in campo e fuori”.
L’anno successivo, quando CR7 è stato eletto per la decima volta Calciatore portoghese dell’anno, è toccato a Ferguson inviare un toccante messaggio video. “Se mi guardo indietro, rivedo ancora il ragazzo di 17 anni appena arrivato al Manchester United. Sei diventato uno sportivo fantastico. Vedo anche che progressi hai fatto come persona. Voglio dire a te, a tua madre, a tutta la tua famiglia, ai tuoi bambini: ben fatto. E’ stato un piacere averti conosciuto, aver lavorato con te, aver visto tutti i tuoi miglioramenti. Buona fortuna”.