Serie A, paura Covid nelle nazionali: la decisione della Lega

La Lega Serie A ha rilasciato un comunicato in merito alle convocazioni delle nazionali per la finestra FIFA di settembre: che cosa succederà

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Udinese-Juventus (GettyImages)

Continua la guerra tra i campionati e la FIFA. A causa degli impegni delle nazionali per settembre, alcune leghe più importanti d’Europa hanno mostrato una forte preoccupazione a lasciar partire i calciatori convocati nei Paesi considerati a rischio Covid.

E’ arrivata pochi istanti fa la comunicazione ufficiale della Lega Serie A che appoggia la decisione dei club del campionato di non rilasciare i calciatori convocati in Nazionale per la prossima finestra FIFA, se questi dovranno recarsi in posti considerati a rischio dall’Italia.

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Serie A contro la FIFA: lo scontro sulle nazionali

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Il logo della Serie A (GettyImages)

Il campionato italiano di calcio si allinea a quanto deciso da Liga e Premier League nei giorni scorsi. Le società delle leghe potranno decidere di trattenere i tesserati convocati dalle rappresentative che dovranno giocare nei Paesi al cui rientro sarà previsto un isolamento domiciliare. Queste norme sono necessarie per combattere la diffusione e avere un maggior controllo sulla diffusione dei contagi. Ma a quanto pare, la FIFA non è della stessa linea di pensiero.

In diverse parti del mondo la situazione epidemiologica è diversa da quella in Italia. Il nostro Paese – come tanti altri in Europa – detiene una lista di Stati al quale rientro bisognerà rispettare l’isolamento. Tale periodo lontano dai campi di gioco danneggerebbe le squadre che non potranno utilizzare i diretti interessati per le partite di campionato dopo la sosta.

Il duro comunicato della Lega recita così: “Sosterremo i club che non vorranno rilasciare i propri tesserati alle rappresentative nazionali per giocare in Paesi al cui rientro in
Italia sia previsto l’isolamento fiduciario“. Questa guerra è stata scatenata poiché la FIFA non ha prorogato “le eccezioni alle convocazioni per gli Stati dove sussista un obbligo di quarantena al rientro“.

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