Roberto De Zerbi spiega in un’intervista perché ha lasciato la Serie A: lo sfogo contro il Sassuolo e le parole verso un allenatore italiano.
Questa sera lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi si gioca gli ultimi 90 minuti per centrare la qualificazione ai gironi di Champions League. Dopo aver battuto il Monaco per 1-0 nella gara d’andata degli spareggi, spetterà al ritorno l’ultima parola.
Nel frattempo, il tecnico italiano ha rilasciato un’intervista ad Amazon Prime Video, emittente che trasmetterà il match in questione e altre gare di Champions della stagione 2020-21. L’ex allenatore del Sassuolo si è sfogato e ha raccontato i motivi dell’addio alla Serie A.
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De Zerbi sull’addio al Sassuolo: “Mancavano i presupposti”
L’attuale tecnico dello Shakhtar ha discusso dei motivi che l’hanno spinto ad accettare l’esperienza in Ucraina: “La scelta di venire qui mi rispecchia al 100%. Ho dovuto lasciare il Sassuolo perché non c’erano più i presupposti per continuare, i piani erano diversi. Mi manca la Serie A, ma poi mi scontro con una cultura calcistica che non è la mia“. Un commento duro nei confronti della sua vecchia società e del Paese che ha lasciato per inseguire il proprio sogno da allenatore e continuare a proporre la sua visione calcistica.
De Zerbi ha diversi estimatori tra i suoi colleghi e fra tanti c’è Maurizio Sarri, forse un ispiratore per lo stesso allenatore bresciano. Nel post partita di Empoli-Lazio, il tecnico biancoceleste si disse amareggiato del trasferimento di Roberto in Ucraina. Una perdita importante per il calcio italiano. Così l’ex allenatore del club emiliano ha risposto ad Amazon: “Sono rimasto molto emozionato dalle parole di Sarri“. Parole di stima che hanno colpito dritto nel cuore del mister.