Donnarumma si confessa in una lunga intervista in cui racconta il trionfo europeo e il trasferimento dal Milan al PSG.
Il portiere azzurro racconta la sua estate al Corriere dello Sport, iniziando dal successo a EURO 2020: “Quella vittoria è il frutto del lavoro di Mancini, un allenatore incredibile, e di un gruppo che provava piacere a stare insieme. Respiravamo unità, e ogni partita, anche se da casa potevate non notarlo, la vivevamo come se fosse l’ultima”.
La vittoria all’Europeo per presentarsi al meglio nella sua nuova avventuta al PSG: “Ora sto benissimo, sono molto rilassato, l’anno scorso la squadra non ha vinto la Ligue 1, ma il vero obiettivo è un altro, la Champions. Parigi mi ha cercato in passato, ma in quel momento la priorità era il Milan”.
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Donnarumma e il perché dell’addio al Milan
L’argomento più caldo trattato nell’intervista da Donnarumma è il Milan, con l’addio a parametro zero che molti tifosi non gli hanno ancora perdonato. “Otto anni non si dimenticano, ma avevo bisogno di cambiare per crescere, per migliorare e diventare il più forte. Avvertivo la necessità di nuovi spazi, di nuove realtà, io e il Milan avevamo ambizioni diverse”, così il portiere spiega il perchè del suo cambio di squadra.
I rossoneri rimarranno però sempre nel cuore del numero uno della Nazionale: “Del Milan resterò sempre tifoso, dopo otto anni era diventata casa mia e ho vissuto momenti bellissimi. Ho grande rispetto per i tifosi e per tutte le persone che ci lavorano”.
Infine un commento sul rapporto con Mino Raiola: “Lui rispetta la volontà dei suoi assistiti al cento per cento, poi naturalmente fa di tutto per soddisfarne le richieste. Me ne sono andato dal Milan e non avevo contatti con altre squadre, lo giuro”.