Nonostante i suoi 31 anni lo definiscono ancora ‘promising’, promettente, forse perché sta ancora aspettano di poter giocare almeno una volta con la nazionale, Michail Antonio è uno dei personaggi di giornata in Premier League
Inizia nel modo migliore la nuova stagione per Michail Antonio che al suo esordio stagionale con il West Ham ha firmato il suo 47esimo gol in carriera, eguagliando il boxscore di Paolo Di Canio, giocatore indimenticato e indimenticabile per i tifosi degli Hammers.
La vittoria del West Ham sul campo del Newcastle è un buon viatico per una squadra che a Londra si trova schiacciatissima dall’ombra di Arsenal, Chelsea, Tottenham e che in qualche modo chiede spazio. Così come a chiederlo è anche questo talentuoso e bizzoso attaccante, versatile, fantasioso, sgusciante capace di un grande spirito di adattamento sul fronte offensivo. Ma mai troppo continuo e spesso un po’ al di sopra delle righe.
D’altronde ai tifosi del West Ham piace così. In Inghilterra per esempio uno dei grandi motivi di critica nei confronti del tecnico Southgate è stata proprio la pessima gestione del caso di Antonio. Inglese ma con passaporto giamaicano, l’attaccante fin da ragazzino ha sognato di vestire la maglia dei Leoni rifiutando più volte la convocazione della Giamaica. Una sola chiamata, con CT Allardyce, che non lo schiera. Quando arriva la seconda nel 2017 si infortuna. Poi aspetta quattro anni…
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Ormai non è più un ragazzino. A 31 anni il suo sogno di giocare almeno un mondiale nella vita rischia di sfumare. A forza di aspettare Antonio si mette platealmente a disposizione di Southgate: “Sto dando tutto per un posto in nazionale, aspetto solo una chiamata”. Che non arriva. Non dall’Inghilterra per lo meno.
A chiamarlo ancora una volta è la Giamaica che a febbraio lo convoca per giocare la Gold Cup. Antonio ringrazia, si dice tentato, aspetta, traccheggia. Per chiedere a Southgate uno straccio di convocazione all’Europeo deve solo mettersi sotto casa del CT con un cappello in mano e in ginocchio. Il tecnico inglese non lo convoca e lui alla fine viene inserito nella lista del CT della Giamaica per la Gold Cup. Cui non partecipa.
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In attesa di capire se il sogno di Michail Antonio in qualche modo, da una parte o dall’altra, si concretizzerà, l’attaccante continua ad esprimere numeri importanti. Gol, qualità di possesso palla. Il che lo rende uno dei giocatori che conquista più calci di punizione in assoluto in Premier League, spesso da posizioni decisive. Una calamita da falli.
Al West Ham, dove gioca dal 2015, si è prestato a qualsiasi ruolo e in qualunque posizione: ha giocato terzino, esterno di centrocampo, attaccante a destra e a sinistra. Ora fa la punta centrale. Ma siccome la versatilità resta la sua componente principale basta un’occhiata, a Benrahma o a Fornals per appoggiare e andare all’esterno. Cosa che ha mandato completamente in tilt la difesa del Newcastle. E così, tra tanti giovani da seguire e da segnalare, ecco un 31enne che ancora cerca una convocazione in nazionale. In fondo è una promessa.
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